Buzzi - Feedback dal meeting Infrastructure day
USA: a luglio si era registrato un miglioramento nei volumi, seppur ancora soft; stesso trend in agosto

Fatto
Di seguito i commenti principali.
Italia: I volumi organici sono sostenuti dagli investimenti infrastrutturali legati al PNRR, mentre i prezzi restano sostanzialmente in linea con lo scorso anno. Resta incertezza nel medio termine una volta terminato il PNRR. Possibile parziale compensazione dai volumi legati al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Lo stabilimento di Augusta (Sicilia) potrebbe intercettare parte di questa domanda (con potenziale fornitura di calcestruzzo in loco).
USA: Come annunciato ad agosto, a luglio si era registrato un miglioramento nei volumi, seppur ancora soft; stesso trend in agosto. La disponibilità di cemento impedisce rialzi significativi dei prezzi (a differenza degli ultimi anni, quando si era prossimi alla piena capacità). La carenza di manodopera (in particolare in Texas) continua a rappresentare un freno. Inflazione sui costi fissi (manutenzione, lavoro, macchinari importati dall’Europa).
Germania: Confermano segnali di stabilizzazione, seppur su livelli bassi. Potenziale di recupero se partirà il piano infrastrutturale, ma non prima di un anno.
Europa Orientale: Le previsioni sono superiori rispetto al budget iniziale. La Polonia sta performando particolarmente bene ed è ormai vicina alla piena capacità. Si stanno interrogando sull’opportunità di aumentare la capacità produttiva nel Paese.
Messico: Il calo dei volumi è simile a quello registrato negli USA. L’incertezza sui dazi pesa.
Ricostruzione in Ucraina: È improbabile che svolgano un ruolo rilevante nella futura ricostruzione. In teoria, le consegne da Polonia a Kiev sarebbero possibili via ferrovia, ma la Polonia dispone di poca capacità residua ed è più redditizio servire il mercato locale. Il principale vantaggio per Buzzi deriverebbe dal recupero del pieno controllo della controllata russa (oggi gestita da management locale) e dalla possibilità di distribuire dividendi alla holding.
M&A: In USA si osserva attività, con probabilità di ulteriori operazioni in arrivo (principalmente nel settore downstream del calcestruzzo: margini inferiori ma minore intensità di capitale). Più difficile il M&A nel cemento. In Brasile è attesa ulteriore concentrazione. Il mercato è molto frammentato. Un player rilevante (InterCement, capacità di 14 milioni di tonnellate, ~10 milioni vendute annue) è in bancarotta. Buzzi potrebbe essere interessata ad acquisire alcuni asset in caso di dismissioni (meno probabile un interesse sull’intera società, in quanto aumenterebbe eccessivamente il peso del Brasile – oggi capacità di circa 7 milioni di tonnellate – e richiederebbe un investimento significativo). Al momento sembra che i creditori prenderanno il controllo della società, ma non è escluso che in una seconda fase si possano aprire opportunità di cessione.
Effetto
Buzzi ha fornito indicazioni coerenti con quelle comunicate in occasione dei risultati del primo semestre ad agosto. Come anticipato, il mercato st…
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