BTP - Gran ressa per il trentennale, domanda record

Il nuovo BTP sindacato ottobre 2054 è arrivato a una domanda di 130 miliardi di euro a fronte di otto miliardi di euro offerti dal Tesoro, pricing generoso: 13 pb di spread sul pari scadenza 

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E’ stata azzeccata, la scelta del Tesoro di piazzare un prestito a lunghissima scadenza in prossimità dell’avvio del ciclo di tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, il nuovo BTP trentennale ha ricevuto una domanda record di 130 miliardi di euro, il precedente massimo storico su questa durata era del 2020, quando a prendersi una buona fetta delle emissioni statali era la BCE. 

Secondo le primi indicazioni sul prezzo, gli otto miliardi di euro del titolo scadenza ottobre 2054 saranno collocati a uno spread di 13 punti base rispetto al debito analogo. “Pricing generoso”, commenta Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte.

Sul secondario, il BTP decennale è poco mosso al 4,23%. Spread sui livelli di ieri a 143 punti base.

Il confronto con il passato dà un’idea del successo dell’operazione di oggi: nel febbraio del 2023, a fronte di un ammontare emesso di cinque miliardi di buoni a trent’anni, la domanda arrivò a 26,5 miliardi. Nel gennaio del 2022, la richieste arrivarono a 56 miliardi e il collocato fu 7 miliardi. Esattamente due anni, poco prima dello scoppio della pandemia, la domanda arrivò a 48 miliardi, l’emesso fu sei miliardi 

La quinta emissioni sindacata di BTP del 2024 arriva in un periodo dell’anno poco praticato dal Tesoro per questo genere di prestiti, di solito a via XX settembre preferiscono l’inizio d’anno. Anche le condizioni di mercato non sembravano favorevoli, perché in questa prima parte di settembre in tanti, sia soggetti pubblici che privati, stanno andando ad approvvigionarsi di liquidità. Solo oggi, in Europa si dovrebbe arrivare a 21 miliardi di euro di debito emesso: da inizio mese sono stati emessi prestiti per 93 miliardi di euro.
C’è ressa in vista della discesa dei rendimenti, tra due giorni la BCE dovrebbe abbassare i tassi d’interesse di un quarto di punto al 3,5%, altri sei tagli dovrebbero arrivare da qui alla fine dell’anno prossimo e l’inflazione dovrebbe tornare intorno al 2% nell’ultima parte del 2025.
Chi è in cerca di cedole pesanti ha trovato oggi uno dei pochi  BTP con rendimento superiore al 4%. Oggi il trentennale, sul secondario, gira al tasso di rendimento del 4,22%

Per la sua quinta emissione sindacata del 2024, il Tesoro ha scelto di affidarsi a cinque banche straniere, Barclays, Bank of America., BNP Paribas, Citigroup e Societe Generale, una chiara manifestazione d’interesse per gli investitori esteri. La risposta è stata positiva, anche perché  piace meno da qualche tempo la carta francese: lo spread tra il decennale e l’OAT della Francia è intorno a settanta punti base, la metà dei livelli di un anno fa e vicino ai minimi toccati dieci anni fa durante la crisi del debito sovrano in Europa.


Marino Masotti

Caporedattore