BPER BANCA +6% Presentata un'offerta non vincolante per Carige: +16%
FATTO
Il titolo BPER vola in rialzo del 6% e Carige segue con un +16%.
Il CdA di BPER ha deliberato la presentazione di un’offerta non vincolante al FITD per l’acquisto di una quota pari all’88.3% del capitale di Carige ad un prezzo simbolico di 1 euro.
Prima del closing è previsto un versamento in conto capitale da parte del FITD per 1 mld, funzionale a coprire gli oneri di integrazione, il processo di de-risking e i possibili impatti derivanti dalla risoluzione anticipata di alcuni accordi distributivi.
A valle del closing, BPER lancerà un’OPA obbligatoria sulla restante parte del capitale ad un prezzo di 0.80 euro per azione (~70 mln di esborso complessivo).
Per quanto riguarda i presupposti dell’operazione, la banca sottolinea:
i) neutralità dal punto di vista del capitale;
ii) miglioramento della qualità degli attivi; iii) significativo accrescimento dell’EPS a partire dal 2023.
L’Offerta verrà meno qualora entro il 20 dicembre il FITD non concederà un periodo di esclusiva a BPER ovvero se entro fine anno non verrà firmato un MoU. Dalla data di concessione dell’esclusiva, verrà avviata una due-diligence che dovrebbe durare circa 5 settimane.
EFFETTO
Il management di BPER aveva escluso in passato interesse per Carige ma le condizioni evidenziate nel comunicato stampa rendono potenzialmente più interessante l’operazione. Carige al momento fa ancora perdite operative ma l’aggregazione dovrebbe portare sinergie sul lato del funding oltre che sul fronte della ottimizzazione del costi operativi. Ipotizzando sinergie nette pari a circa 100 mln (6% dei costi della combined entity) l’operazione potrebbe essere accrescitiva sul fronte dell’Eps nell’ordine del 10% circa al 2023.
Il capitale fornito dal FTDI (se approvato) peserà sul sistema bancario (anche su BPER) e verrà utilizzato per smontare gli accordi distributivi (in primis nel business vita e danni con Amissima oltre che ad esempio con il Credito fondiario nel business del NPE servicing, etc) oltre che ridurre i costi operativi e ridurre lo stock di NPE (gross NPE ratio per Carige al 5%) oltre che colmare il gap di capitale di Carige (Cet1 ratio FL al 3Q21 pari al 9.1%).
Da capire se l’operazione consenta la liberazione di capitale derivante dalle DTA (circa 400 mln iscritti in bilancio e circa 500 mln fuori bilancio). Con questa operazione vediamo ridursi l’ipotesi di aggregazione tra BPER e BP Sondrio nel breve periodo.
Raccomandazione NEUTRALE confermata su BPER Banca , target a 2,0 euro.
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