BORSA - La piccola Italia è meglio della grande

Le strategie di investimento di Momentum Alternative

Il gap valutativo tra le società italiane e le società europee sta per chiudersi, a tutto vantaggio delle prime, penalizzate da anni di un alto costo del rischio, lo ha detto Gianluca Pediconi, partner e chief investment officer di Momentum Alternative Investments, nel corso del Caffè con l’Esperto, il format settimanale di T.I.E/Websim.

In questo contesto favorevole alle società quotate a Piazza Affari, l’investitore potrebbe scegliere di puntare sull’indice Ftse Mib, “ma in questo modo si va nel mucchio”, ha aggiunto il gestore, favorevole ad un approccio meno dispersivo.

Il rischio di chi sceglie la via dell'investimento passivo sul paniere principale è quello di ritrovarsi tra un anno, ammesso che l’andamento degli ultimi dodici mesi, si replichi anche nel 2022, con una sottoperformance. Il Ftse Mib guadagna il 17% da inizio anno, mentre il Ftse Star guadagna il 37%. 

Le aziende medio-piccole del listino italiano sono da preferire anche nel 2022 perché le prospettive di mercato restano favorevoli e perché questo aggregato è un passo avanti agli altri sul raggiungimento degli obiettivi di rispetto dell’ambiente, del territorio e degli azionisti: “le aziende italiane sono in una situazione di eccellenza rispetto ai 17 target fissati dalle Nazioni Unite, il problema è che non sempre le piccole realtà dispongono di una struttura dedicata in grado di pubblicizzare il loro avanzamento”, ha spiegato Pediconi.

Chi sceglie di seguire la via dell’investimento in casa propria, dovrebbe essere agnostico nei confronti dei settori, ha precisato l’esperto, ci sono opportunità interessanti nell’innovazione tecnologica, ma c’è vita anche oltre il software, il cloud o l’intelligenza artificiale.

Ci sono settori tradizionali, in passato collegati unicamente alle dinamiche della crescita economica, che si trovano in un trend di crescita dei ricavi mai visto nel passato recente.

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