BORSA del BRASILE - In ritardo quest'anno, ma potrebbe ripartire. L'Analisi Tecnica di Websim

E' stata tra le borse migliori del mondo del 2022 con un +17% in euro, quest'anno arranca con un -2%

La Borsa di San Paolo del Brasile guadagna circa l'1% combinando la crescita delle azioni con il rafforzamento del Real nei confronti dell'Euro. 

Da inizio 2023 il principale listino del paese ha perso il -2% (in Euro), sottoperformando ampiamente la media degli altri principali indici del globo, MSCI World +6,22%. Era andata esattamente all'opposto nel 2022, quando era stato tra i migliori al mondo con un +16,60%, sempre in Euro.

La vittoria di Lula alle elezioni presidenziali ha raffreddato l'entusiasmo degli investitori, eppure le cose sul fronte macro non vanno poi così male. La Banca Centrale Brasiliana ha lievemente migliorato la sua previsione di crescita del Pil,
mentre ha lasciato invariate quella dell'inflazione. Secondo il bollettino Focus, pubblicato ogni lunedì, il Pil crescerà del +0,85% nel 2023 (poco più del +0,84% stimato una settimana fa). Ciò indica un rallentamento rispetto al 2022, quando la maggiore economia dell'America Latina era cresciuta del +2,9%, ma non la temuta recessione.

Per il 2024 si prevede una crescita del +1,50% e per il 2025 una crescita del +1,80%.

Per quanto riguarda l'inflazione, il report stima 5,90% quest'anno, dato invariato rispetto a una settimana fa. E già questa è una nota positiva perchè da ben undici settimane consecutive le proiezioni di inflazione erano state riviste al rialzo.

Sul fronte finanziario, Rahul Mathur, Investment Manager Global Macro & Currency Fixed Income di GAM Investments (gruppo di asset management indipendente con sede a Zurigo) punta sul Brasile. “I proventi delle esportazioni continuano a mantenersi solidi, il bilancio statale è in condizioni migliori rispetto a un anno fa, l’inflazione è in calo e, al momento, la banca centrale mantiene stabili i tassi nominali e reali. Il Brasile ha alcuni dei tassi reali più alti a livello globale. Tutto ciò è stato molto positivo per la valuta e anche per il mercato dei tassi. Riteniamo probabile che il loro taglio avvenga nel corso dell’anno, a condizione che il contesto fiscale sia favorevole, che l’influenza politica rimanga contenuta e che l’inflazione rimanga sotto controllo. Guardando ai dati economici brasiliani, riteniamo che ci sia già un motivo convincente per cui i funzionari di politica monetaria dovrebbero tagliare i tassi d’interesse, ma i rischi politici sono elevati a causa dell’insediamento della nuova amministrazione. I primi segnali che emergono dalle discussioni sembrano costruttivi e indicano che il governo riconosce l’importanza di preservare l’indipendenza della banca centrale” conclude l’esperto.