BORSA CINESE - Salgono vendite e investimenti, si sperava in qualcosa di meglio

La borsa cinese è cresciuta del +3% da inizio 2023

L’indice CSI 300 di Shanghai-Shenzhen è quasi invariato. Da inizio anno +3%.

Più tonico l’indice Hang Seng di Hong Kong, in rialzo dell’1,6% grazie alla spinta dei tech. Baidu +4,5%, Netease +3,5%. Il top della giornata è Orient Overseas, il titolo della holding che controlla diversa attività nella gestione dei container, sale del +5%.

Nella notte sono stati pubblicati i dati cinesi su consumi e produzione industriale. L'attività economica della Cina mostra gli auspicati segnali di ripresa nei primi due mesi del 2023, dopo lo stop alle restrizioni anti-Covid, ma non nel ritmo auspicato.

Nessuna sorpresa dai primi: le vendite al dettaglio sono salite del +3,5%, confermando la ripresa che gli economisti avevano previsto, dal -0,2% di gennaio.

Leggermente sotto le previsioni la produzione industriale, salita del +2,4% lo scorso mese, il consensus era +2,6%.

Peggiora la disoccupazione, ai massimi da novembre: 5,6% a febbraio da 5,5% di gennaio, con la fascia 16-24 anni al 18%.

I produttori domestici sono costretti a fare i conti con il rallentamento della domanda estera di beni, poiché i maggiori clienti del paese sono alle prese con un'inflazione elevata, tassi di interesse in aumento e un incombente rallentamento economico.

Si prevede che la spesa al dettaglio beneficerà della domanda repressa, con un aumento dei risparmi delle famiglie, a causa dei blocchi dovuti al COVID e dell'inflazione ritardata, anch'essa destinata a sostenere la spesa nei prossimi mesi.

Il governo ha promesso di implementare ulteriori misure per sostenere la spesa e l'attività economica quest'anno, mentre il paese si riprende da tre anni di blocchi COVID.


Mauro Vicini

Co-Fondatore Websim ed Analista Finanziario