BANCO BPM - Credit Agricole sale al 15,1% tramite derivati
A nostro avviso l’operazione ha un razionale strategico, ovvero avere una partecipazione in grado di consentire un dialogo da una posizione privilegiata per proteggere i suoi in interessi

Fatto
Credit Agricole ha annunciato, venerdì 6 dicembre, di aver incrementato la propria partecipazione in Banco BPM al 15.1%.
Secondo il comunicato stampa, l'incremento, dal precedente 9.9% detenuto direttamente, deriva da strumenti derivati.
I derivati potranno essere esercitati una volta ottenuta l’autorizzazione, che ACA richiederà, ad aumentare la partecipazione al 19.9%.
La banca francese precisa di non voler lanciare alcuna offerta sul capitale di BAMI, e giustifica l’operazione come coerente con la strategia di consolidare la presenza nel capitale di Banco BPM, oltre che la sua posizione di investitore e partner commerciale.
Durante il weekend, diversi articoli hanno analizzato l’operazione UCG/BAMI, evidenziando possibili implicazioni, come il fatto che Crédit Agricole potrebbe mirare a ottenere una posizione strategica per negoziare la vendita di filiali derivanti dall’integrazione tra UniCredit e Banco BPM, rafforzare il controllo delle joint venture esistenti con Banco BPM (ad esempio, nel ramo danni e in Agos Ducato) o contrattare il rinnovo dell’accordo di distribuzione tra Amundi e UCG.
Oppure, Banco BPM potrebbe convocare un’assemblea straordinaria con l’obiettivo di superare la passivity rule, discutendo sia la cessione di asset rilevanti che la distribuzione di un dividendo straordinario, per rendere meno vantaggiosa un’acquisizione da parte di UniCredit.
Effetto
A nostro avviso l’operazione di ACA ha un razionale strategico, ovvero avere una partecipazione in grado di consentire un dialogo da una posizione pri…
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