BANCHE EUROPA - Credit Suisse si assicura 54 miliardi di dollari dalla Banca Centrale della Svizzera

L'indice Stoxx Banks ha chiuso in ribasso del -7% ieri, allineando la performance del 2023 a quella dell'indice globale Stoxx 600, intorno al +3%.

Credit Suisse  ) ancora sotto i riflettori. L'istituto prenderà in prestito fino a 54 miliardi di dollari dalla Banca centrale svizzera per sostenere la liquidità e la fiducia degli investitori, dopo che il crollo delle sue azioni ieri ha intensificato i timori di una crisi bancaria globale.

Il titolo ha chiuso in ribasso del -14%, ma era arrivato a perdere il -30%.

Parte della liquidità sarà subito utilizzata per ricomprare sul mercato asset propri a prezzi super scontati.

Nel corso della notte, la banca ha infatti annunciato il lancio di un’offerta su una serie di suoi bond, in dollari ed in euro. Il controvalore dei primi è 2,5 miliardi, quello dei secondi, 0,5 miliardi. Nel comunicato, si legge che a due giorni fa, il liquidity coverage ratio (LCR) era pari a 150%, in miglioramento di circa sei punti base dai livelli di fine 2022.

L'annuncio della banca svizzera ha contribuito ad arginare le pesanti vendite sui mercati finanziari in Asia, dopo le difficili sedute in Europa e negli Stati Uniti causate dai timori degli investitori di possibili corse agli sportelli.

Nel frattempo, è emerso che i venditori allo scoperto (short) hanno accumulato posizioni ribassiste per oltre 15,7 miliardi di dollari contro le banche europee martedì, dopo che il crollo della Silicon Valley Bank ha suscitato timori di contagio e fatto crollare le azioni, secondo S&P Global Market Intelligence.

I grandi hedge fund, tra cui Marshall Wace e Odey Asset Management, avrebbero aperto "posizioni short" contro le banche europee, come mostrato dai documenti normativi visti da Reuters e dai dati di Breakout Point. I due protagonisti non hanno commentato.


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