BANCHE EUROPA +1% La Bce alza i tassi di 50 punti base, prossime decisioni "data-driven"
Verso la peggior settimana da un anno a questa parte
L'indice Stoxx Banks rimbalza di circa l'1%, in sintonia con l'andamento dell'indice globale Stoxx 600.
Credit Suisse ) ancora sotto i riflettori. Il titolo perde il -3%, dal +18% di ieri. Il clima intorno al titolo resta estremamente volatile, malgrado la rete di protezione stesa dalla Banca Centrale Svizzera.
L'indice delle Banche europee si appresta a portare a termine la peggior settimana degli ultimi dodici mesi con un bilancio provvisorio intorno a -8,50%.
Nel meeting di ieri la Bce ha deciso di alzare i tre tassi di riferimento, Dfr, Mro e Marginal lending facility, di 50 bps portandoli rispettivamente al 3%, 3,50% e 3,75%.
La stretta è stata votata quasi all’unanimità, con 3-4 esponenti contrari a causa della necessità di maggior tempo di valutazione dopo le recenti tensioni di mercato, non ancora incorporate nelle nuove stime di PIL e inflazione annunciate ieri e riviste al ribasso.
Durante la conferenza stampa la presidente Christine Lagarde ha parlato indirettamente della questione stabilità finanziaria, sostenendo che le banche europee sono molto solide dal punto di vista di capitale e liquidità, affermando inoltre di avere strumenti sufficienti a fornire tutta la liquidità necessaria al sistema in caso di necessità.
La Presidente afferma che “il Consiglio direttivo segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro” e di non vedere nessun trade-off tra stabilità dei prezzi e stabilità finanziaria, affermando di essere pronti a rispondere ad ogni scenario, avendo alcune linee speciali da riattivare in caso di necessità.
Alla domanda sul fatto se la Bce avesse intenzione di adottare misure similari a quelle adottate dalla FED, come ad esempio la possibilità di ricevere collaterale alla pari, la Lagarde ha risposto di essere “fiduciosa sulla creatività dello staff della Bce”.
Le banche europee sono sicuramente più solide rispetto a precedenti crisi dal punto di vista della liquidità, del capitale e concentrazione rischio sovrano, ma rimane da capire la magnitudo della crisi americana che ha visto ieri alcune grandi banche intervenire per salvare First Republic Bank versando 30 mld di dollari di depositi non garantiti.
Da segnalare anche l’elevato utilizzo della discount window, la linea di liquidità straordinaria fornita dalla FED che ha visto richieste per 153 mld di dollari nell’ultima settimana.