TEMI CALDI

BANCHE EUROPA -3,60% Le Autorità USA intervengono su SVB per ripristinare la fiducia

Il salvataggio delle banche in crisi negli USA non riporta ottimismo 

L'indice Stoxx Banks cade in ribasso del -3,60% ed è il peggiore di oggi.

La performance da inizio anno si ridimensiona a +9,40%.

Stanotte, il Dipartimento del Tesoro, la FED e il Fondo di tutela e garanzia dei depositi (Federal Deposit Insurance Corporation - FDIC) con un comunicato congiunto hanno comunicato che:

1) tutti i depositanti (e non solo quelli con depositi fino a 250mila usd) di Silicon Valley Bank (SVB) e Signature Bank, banche in via di risoluzione, potranno avere accesso ai propri depositi e il costo della risoluzione non avrà impatti sui contribuenti americani;

2) gli azionisti e alcuni bondholders non verranno protetti;

3) la FED ha annunciato che introdurrà una linea di finanziamento aggiuntiva fino a 1 anno per le istituzioni finanziarie con determinate caratteristiche per far fronte a eventuali richieste di liquidità (a causa di riscatti dei depositanti ad esempio) con la possibilità di dare come collaterale bond governativi alla pari;

4) la FED si è detta pronta a varare altre manovre se ce ne fosse bisogno.

Commento

Valutiamo positivamente la pronta decisione delle autorità americane per far fronte al rischio di panico dei depositanti in modo da evitare il rischio contagio.

Riteniamo che SVB sia un caso particolare, una banca con solo il 3% dei depositanti con depositi sotto 250mila usd, attivi molto concentrati a favore di start up, fintech, crypto valute e  missmatch asset liability molto pronunciati.

Le banche italiane hanno un L/D ratio di poco inferiore al 80%, LCR and NSFR ben superiori al 100%, unencumbered asset per svariati miliardi di euro.

L’impatto della crisi americana potrebbe avere come effetti collaterali un minore rialzo dei tassi da parte di FED, BCE, e maggiore competizione sui depositi.

Ricordiamo che le banche nelle recenti proiezioni del margine d’interesse per il 2023 hanno ipotizzato deposit beta al 30/35% (vs circa 5% nel 2022) e tasso 3M Euribor al 2.5% in media (vs attuale curva forward che prevede tassi piu alti) per cui ci sono buffer per confermare le nostre stime di margine d’interesse.

Da monitorare l’evoluzione del costo del rischio per il quale abbiamo stime flat YoY per il 2023 vs 2022.