Bmps - Caltagirone rinuncia ai diritti di voto nelle assemblee

Fatto

Francesco Gaetano Caltagirone ha rinunciato ai poteri delegati per l’esercizio del voto nelle assemblee di Banca Monte dei Paschi di Siena (BMPS) e Assicurazioni Generali, a seguito di un'indagine avviata dalla Procura di Milano in merito a presunti acquisti coordinati di azioni Mediobanca con Delfin e un'ipotetica concertazione nelle votazioni assembleari.

La decisione mira a evitare strumentalizzazioni dannose per la gestione delle partecipazioni detenute nei due gruppi.

Il CdA di Caltagirone SpA, tramite un comunicato stampa, ha confermato la fiducia nel Presidente e respinto le accuse di coordinamento illecito con Delfin, evidenziando che:

- Gli acquisti di azioni Mediobanca da parte di Delfin (dal 2019) e del Gruppo Caltagirone (dal 2021) sono avvenuti in momenti e volumi diversi;

- Tra il 2021 e il 2024, su 35 delibere assembleari Mediobanca, i due gruppi hanno votato diversamente in 13 casi su 15 in cui non vi è stata unanimità (86%);

- Non sussistono i presupposti per l’obbligo di OPA su Mediobanca, poiché non vi è stato coordinamento né superamento congiunto del 25% nei termini previsti dalla normativa;

- Le offerte presentate per l’ABB del MEF su BMPS differivano per prezzo e volume: Caltagirone ha offerto un premio del 5% per il 3.5%, mentre Delfin ha proposto un’offerta a prezzo di mercato per il 2.5%;

- I consiglieri espressi dal Gruppo Caltagirone in BMPS si sono astenuti dal voto sull’OPS e da ogni successiva informazione o decisione in merito.

Il CdA ha deliberato che eventuali future decisioni di voto in BMPS e Generali dovranno essere sottoposte preventivamente al parere del Comitato Amministratori Indipendenti, con facoltà di coinvolgere consulenti esterni, e approvate dal Consiglio.

Tali decisioni verranno condivise anche con le controllate, pur rispettandone l’autonomia deliberativa.

Effetto