ERG - Vestas Wind crolla alla borsa di Copenaghen: -8%

Fatto

Vestas Wind ha chiuso la seduta di lunedì con un crollo dell'8% circa, dopo la revisione al ribasso della guidance per il 2024 causata da maggiori costi.

Il titolo del maggiore produttore mondiale di turbine eoliche ha perso circa un terzo del suo valore da inizio anno.

Vestas ha ridimensionato le prospettive di ricavi per l’esercizio a 16,5-17,5 miliardi di euro (da 17-18 miliardi) e il margine di Ebit prima delle voci straordinarie al 4-5% dal 4-6% indicato in precedenza. La variazione è stata decisa “sulla base degli adeguamenti ai costi previsti nel segmento Manutenzione”.

La società spiega che “l’indicizzazione all’inflazione resta un meccanismo chiave per proteggere la redditività nel portafoglio ordini. Tuttavia gli adeguamenti ai costi previsti impattano sulla profittabilità del segmento Manutenzione. Ad esito di tale adeguamento, per il secondo trimestre 2024, il margine Ebit ante straordinari del gruppo sarà negativo del 5,6%, su ricavi per 3,3 miliardi di euro, in base ai numeri preliminari”.

L’effetto contabile sull’Ebit del segmento Manutenzione è negativo per 300 milioni di euro e questo porta l'Ebit preliminare della divisione ad essere negativo nel trimestre per 107 milioni.

Il gruppo precisa che l'adeguamento deriva oltre che dalla "sostenuta inflazione", anche dagli "effetti indiretti di un maggiore quantità di riparazioni e upgrade, come pure da inefficienze operative", in parte compensate da iniziative di riduzione dei costi.

"L'attività Manutenzione resta un segmento altamente redditizio ed escludendo l'adeguamento negativo del secondo trimestre, la nostra profittabilità è in linea con i recenti trimestri e prevediamo di continuare a restare su quel livello in futuro con una traiettoria al rialzo", precisa la società. I ricavi del trimestre sono peraltro inferiori ai 3,8 miliardi previsti in media dagli analisti.

Vestas annuncerà i conti del secondo trimestre il 14 agosto.

Effetto