Amplifon - Abbassiamo il target price a 27 euro
Al di là delle dinamiche di mercato, la redditività continua a risentire degli investimenti nella rete direct-to-retail di Miracle Ear negli Stati Uniti e dell’aumento del peso della Cina in APAC

Fatto
Principali messaggi dalla pre close call.
Nel 2Q25, secondo HIA, il mercato privato statunitense (dati sell-in) ha mostrato debolezza nelle prime tre settimane di giugno, dopo le buone performance registrate ad aprile e maggio. Non è escluso tuttavia un miglioramento nell’ultima settimana del trimestre. La flessione potrebbe riflettere un calo della fiducia dei consumatori, in un contesto di crescente volatilità, ma anche essere legata al lancio di nuovi device.
In Europa, i dati di mercato per il 2Q25 non sono ancora disponibili, ma il sentiment dei consumatori è in calo nella maggior parte dei Paesi.
In Francia, come indicato nella conference call dei risultati del 1Q, il trend positivo nelle attivazioni di trial supporta l’attesa crescita dei volumi di circa il 10% per il FY25, guidata dall’anniversario della riforma “RAC-0”. In APAC, il sentiment resta debole, in particolare in Cina, e mancano dati ufficiali. Il trimestre è stato inoltre influenzato da tre fattori:
i) un giorno lavorativo in meno rispetto al 2Q24 (~–1,5pp sulla crescita),
ii) una base di confronto particolarmente sfidante, con una crescita del 7,1% a CER nel 2Q24 (AMERICAS +16%, di cui 15% organica; APAC +9%, di cui 6% organica),
iii) un effetto cambio negativo stimato in circa –2pp. Il contributo del M&A “bolt-on” è atteso intorno a +2pp sui ricavi FY25, con un cash-out annuale normalizzato di circa €100mn, inferiore al livello eccezionale del 2024. In APAC, l’effetto M&A sarà compensato dall’uscita dal business wholesale in Cina nel 1Q25, con effetti anche sui trimestri successivi.
Al di là delle dinamiche di mercato, la redditività continua a risentire degli investimenti nella rete direct-to-retail di Miracle Ear negli Stati Uniti e dell’aumento del peso della Cina in APAC. Infine, il programma di buyback in corso (size €150mn di cui €100mn entro fine settembre) ha raggiunto 2.6mn di azioni riacquistate, per un controvalore di circa €52mn da inizio anno.
Nostra preview su 2Q: ipotizziamo ricavi pari a €616mn (+1.9% YoY), con una crescita organica dell’1.4% (EMEA +1.0%, AMERICAS +2.1%, APAC +1.9%), in accelerazione rispetto allo 0.1% del 1Q (EMEA –0.7%, AMERICAS +2.5%, APAC +0.5%). Assumiamo un impatto ForEx negativo per circa 2pp e un contributo da M&A di circa +2.5pp. L’Adj. EBITDA stimato a €162mn (+0.1% YoY), con un margine del 26.2% (–0.5pp YoY), di cui EMEA 30.9% (–0.1pp), AMERICAS 27.0% (–0.4pp), APAC 24.6% (–0.2pp). I costi corporate dovrebbero attestarsi a €18mn, c. 3% dei ricavi. L’Adj. EBIT a €96.4mn e l’Adj. Net profit utile a €59.9mn. L’indebitamento netto in aumento a €1.05bn, leva di 1.8x l’EBITDA.
Revisione stime: Il 2Q rappresenta un importante checkpoint per le stime sull’anno, essendo il secondo trimestre più importante dell’anno (4Q > 2Q > 1Q > 3Q).
L’attuale guidance prevede una crescita dei ricavi mid-to-high single digit at CER (inclusivo di oltre 2pp da M&A). Nelle nostre stime assumiamo ora una crescita organica low-single-digit nel 2Q (2%, rispetto al 4.4% precedente), così da rendere più sostenibile un’accelerazione graduale nel 2H (3.6%), dopo il +0.7% atteso nel 1H.
Non escludiamo un possibile restringimento della guidance FY verso la parte bassa dell’intervallo, ovvero più vicina a una crescita mid-single-digit rispetto al midpoint attuale del 7% a cambi costanti. Rivediamo inoltre al ribasso le stime FY26-27 per riflettere una ripresa del fatturato più progressiva, questo si traduce in un taglio dell’Adj. EPS del -8%/-13 per il FY25-27.
Effetto
A seguito dell’aggiornamento delle nostre stime, rivediamo il target price DCF da €29 a €27 (upside >35%), mentre manteniamo il rating OUTPERFORM perc…
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