Renault annulla l'IPO dell'unità EV/Software Ampere

Renault ha annullato l'IPO dell'unità EV/software Ampere, citando la capacità di finanziarsi internamente e le attuali condizioni di mercato.

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Sintesi

Renault ha annullato l'IPO pianificata per la sua unità EV/software Ampere. La direzione ha giustificato questa decisione sottolineando la capacità dell'azienda di finanziarsi internamente attraverso una forte generazione di cassa, nonché le attuali condizioni di mercato e l'attesa decelerazione della crescita delle vendite di veicoli elettrici. Nonostante il potenziale dell'IPO di essere un catalizzatore per il gruppo, l'eliminazione di questo livello di complessità nella storia del capitale proprio in mezzo allo scetticismo degli investitori dovrebbe consentire al prezzo delle azioni di tornare a livelli di valutazione più ragionevoli. Il management ha anche fatto riferimento alle attuali condizioni di mercato, che secondo loro non consentirebbero una valutazione accurata della divisione. È stato citato anche l'attesa decelerazione della crescita dei veicoli elettrici nell'Unione Europea come fattore che influenza questa decisione. La direzione aveva puntato a una valutazione di 10 miliardi di euro per l'IPO, mentre noi avevamo valutato la divisione a 4 miliardi di euro.

Mancato catalizzatore per il Gruppo Renault

Molti speravano che questa IPO sarebbe stata un catalizzatore per il gruppo, consentendo a un attore completamente elettrico di competere potenzialmente con Tesla e i produttori cinesi. Un tale risultato avrebbe potuto portare a livelli significativamente più alti di price-to-earnings (PE), superando il multiplo attuale di 4x per il Gruppo Renault. Inoltre, il gruppo aveva suggerito che un'IPO e una maggiore responsabilità come entità indipendente avrebbero migliorato le prestazioni operative della divisione, favorendo una cultura di focalizzazione ed enfasi sui veicoli elettrici. Pertanto, questa cancellazione potrebbe potenzialmente attenuare le prestazioni a lungo termine di Ampère, che non è quotata in borsa. Infine, la completa trasparenza dell'unità focalizzata sui veicoli elettrici avrebbe potuto aumentare il valore del Gruppo Renault. Gli investitori avrebbero potuto avere una comprensione più chiara della potenziale redditività e del valore associato a un'entità dedicata ai veicoli elettrici/software nel mercato europeo.

Vantaggi della cancellazione dell'IPO

La maggior parte degli osservatori di mercato non ha compreso appieno la logica dietro l'operazione, suscitando scetticismo e preoccupazioni tra gli investitori. Pertanto, l'eliminazione di questo livello di complessità nel caso di investimento dovrebbe portare a una reazione positiva all'annuncio. La logica di raccogliere denaro per accelerare lo sviluppo della divisione tramite un'IPO era poco chiara, soprattutto considerando che Renault ha accesso a finanziamenti interni attraverso la sua partecipazione del 40% in Nissan. Un altro vantaggio della cancellazione dell'IPO è l'eliminazione di qualsiasi rischio di diluizione del capitale per gli azionisti di Renault. Il CEO attuale, Luca de Meo, potrebbe perdere credibilità poiché aveva fortemente sostenuto questa IPO e l'aveva collocata al centro del nuovo piano strategico "Renaulution". Tuttavia, il fatto che la direzione abbia preso la scelta pragmatica e non abbia proceduto con l'operazione a tutti i costi è positivo e sottolinea la loro agilità e flessibilità.

La cancellazione dell'IPO comporterà una riduzione dei flussi di cassa nel breve termine, sebbene Nissan e Mitsubishi, che avevano programmato di investire rispettivamente circa €600 milioni e €200 milioni, conservino comunque l'opportunità di investire in virtù di un accordo stipulato che consentirebbe l'investimento indipendentemente dall'IPO. Pertanto, l'afflusso di liquidità nel breve termine non dovrebbe rappresentare un problema. Qualcomm, al contrario, non dispone dello stesso accordo ma potrebbe comunque potenzialmente investire nella divisione.

Il "Renaulution" è in corso

Questo annuncio non influisce sulla strategia e sulle performance di Renault. L'azienda si appresta a lanciare un numero record di veicoli elettrici quest'anno, tra cui la R5 E-Tech da 25.000 euro. Il recupero degli utili del gruppo, la forte posizione nel segmento urbano compatto e la solida generazione di cassa (previsti 2,6 miliardi di euro di FCF entro l'esercizio 2023) non sono attualmente riflessi nel prezzo delle azioni a causa delle preoccupazioni degli investitori riguardo all'IPO. La cancellazione dell'IPO dovrebbe eliminare ogni ambiguità riguardo alle azioni e consentire al prezzo delle azioni di tornare a un livello di valutazione più ragionevole. Infine, Renault è in linea con il suo piano strategico "Renaulution" introdotto nel 2021. L'obiettivo di generare abbastanza denaro per finanziare internamente le divisioni "Horse" (orientata verso veicoli a combustione interna ed ibridi) e "Ampere", recuperare un rating di investimento e aumentare gradualmente il dividendo dovrebbe essere raggiunto nel prossimo futuro, confermando la nostra visione positiva sul titolo.

AZIONI:

 Team Websim Corporate

Gli Analisti Finanziari di Websim