Paccar (settore Trucks) taglia le previsioni in Nord America sul 2025
I risultati del terzo trimestre di PCAR hanno mostrato un calo delle consegne di autocarri del 29%, al di sotto delle aspettative precedenti, influenzato dalla debole performance negli Usa (-34%)

Consegne e utili PACCAR nel terzo trimestre del 2025 in calo su base annua, mancate le previsioni sui consumi; le previsioni sui volumi per l'anno fiscale 2025 sono nuovamente in calo in Nord America, confermate a metà anno nell'UE. Indicazioni positive sui dazi
Risultati Paccar del terzo trimestre del 2025:
• Consegne di camion: 31.900 unità, -29% su base annua (-34% USA, +1% UE, -48% Resto del mondo), al di sotto delle previsioni di 32-33.000 unità
• Vendite: 6,67 miliardi di dollari, -19% su base annua, rispetto ai consumi di FactSet a 6,15 miliardi di dollari (+8%)
• Truck: 4,38 miliardi di dollari, -27% su base annua, rispetto ai consumi di FactSet a 4,26 miliardi di dollari (+3%)
• Ricambi: 1,72 miliardi di dollari, +4% su base annua, rispetto ai consumi di FactSet a 1,74 miliardi di dollari (-1%)
• Finanziari: 565 milioni di dollari, +5% su base annua, rispetto ai consumi a 537 milioni di dollari (+5%)
• Utile ante imposte a 744 milioni di dollari, -41% anno su anno, rispetto ai 795 milioni di dollari delle società (-6%)
• Autocarri a 103 milioni di dollari, -84% anno su anno, rispetto ai 51 milioni di dollari delle società
• Ricambi a 410 milioni di dollari, +1% anno su anno, rispetto ai 436 milioni di dollari delle società (-6%)
• Finanziari a 105 milioni di dollari, +18% anno su anno, rispetto ai 436 milioni di dollari delle società a 137 milioni di dollari (-8%)
Previsioni sui volumi di camion per il 2025:
• Stati Uniti e Canada: 230.000-245.000 (-11% anno su anno) rispetto ai precedenti 230.000-260.000 (-3%)
• UE: 275.000-295.000 (-10% anno su anno) rispetto ai precedenti 270.000-300.000 (intervallo ridotto, punto medio confermato)
• Sud America: 95.000-105.000 (-16% anno su anno) rispetto ai precedenti 90.000-100.000 (+5%)
Previsioni sui volumi di camion per il 2026:
• Stati Uniti e Canada: 230.000-270.000 (+5% anno su anno a punto medio)
• UE: 270.000-300.000 (stabile (Anno a metà anno)
• Sud America: 95.000-105.000 (invariato rispetto all'anno precedente)
Tariffe:
• Le nuove tariffe per autocarri della Sezione 232, la cui entrata in vigore è prevista per novembre, dovrebbero portare chiarezza al mercato nei prossimi mesi. Si prevede che l'implementazione della Sezione 232 rafforzerà il posizionamento competitivo, soprattutto grazie alla presenza produttiva negli Stati Uniti (PACCAR produce oltre il 90% dei suoi autocarri venduti negli Stati Uniti).
• I sovrapprezzi tariffari hanno raggiunto il picco a ottobre; si prevede un graduale rientro dei benefici per tutto il quarto trimestre, con pieno impatto all'inizio del prossimo anno. Di conseguenza, si prevede un miglioramento sequenziale dei margini lordi.
• Gli utili e la crescita dei margini miglioreranno nell'anno fiscale 2026, anche se il mercato rimarrà invariato.
I risultati del terzo trimestre di PCAR hanno mostrato un calo delle consegne di autocarri del 29%, al di sotto delle aspettative precedenti, influenzato dalla debole performance negli Stati Uniti (-34%), mentre l'Europa ha registrato un leggero aumento rispetto all'anno precedente.
Le vendite sono state migliori del previsto (con i camion +3% rispetto ai veicoli commerciali), ma l'utile ante imposte ha deluso le aspettative, probabilmente influenzato dai dazi, che hanno raggiunto il picco alla fine del terzo trimestre. Le prospettive per il mercato dei camion sono state riviste al ribasso per gli Stati Uniti (-3%, ora previste a -11% su base annua), mentre il gruppo ha anche reso note le sue previsioni per il 2026, prevedendo una crescita del +5% nella regione. In Europa, il gruppo ha ridotto le sue previsioni, ma ha confermato un calo di circa il 10% su base annua a metà strada, prevedendo un andamento piatto nel 2026. Dopo un calo iniziale successivo al comunicato, il titolo ha chiuso a +2,3%, probabilmente supportato da commenti positivi sui dazi, con margini che dovrebbero beneficiare di dazi più bassi a partire dal quarto trimestre e di nuove normative a favore dei produttori statunitensi (oltre il 90% della produzione di PCAR è nazionale).