ARCELORMITTAL: Dinamiche interessanti del mercato europeo del rame

Il mercato europeo del rame è caratterizzato da dinamiche complesse, con la mancanza di inventari da parte di importanti fornitori come Aurubis e Boliden. 

Dinamiche interessanti del mercato europeo del rame

La situazione del mercato del rame rimane complicata, soprattutto in Europa. Mentre le forniture globali sono state a rischio per un po' di tempo, gli eventi recenti, tra cui quello presso Aurubis, implicano che trovare il metallo rosso in Europa potrebbe diventare ancora più difficile. Nonostante le preoccupazioni macroeconomiche più ampie (soprattutto in Cina) abbiano colpito le azioni minerarie, è un momento opportuno per riconsiderare aziende come Antofagasta e Boliden, date le loro intatte virtù a lungo termine.

Pochi giorni fa, Aurubis (un importante fornitore europeo di rame) ha segnalato la mancanza di inventari di rame del valore di milioni di euro. Questo sviluppo, insieme all'approvvigionamento ancora compromesso di rame raffinato da parte di Boliden dopo un incidente incendio avvenuto alcuni mesi fa, implica che l'accesso all'oro rosso in Europa (fondamentale per la transizione verde) rimane altamente incerto.

Non sorprende che, nonostante una serie di notizie macroeconomiche negative provenienti dalla Cina, il prezzo del rame sia riuscito a mantenere livelli superiori a 8.000 dollari/tonnellata, attualmente scambiando intorno a 8.500 dollari/tonnellata. Ovviamente, un altro fattore che contribuisce è stato il costante flusso di notizie sui rischi di approvvigionamento in America Latina. E con le recenti notizie di forti piogge in Cile, il più grande produttore di rame al mondo, che rappresenta circa il 28% della produzione globale, non sembra che i problemi legati all'offerta si risolveranno presto. Di conseguenza, mentre le azioni intraprese dalla Cina per stimolare la crescita non stanno avendo un impatto convincente, considerando che le questioni in gioco sono molto più complesse, il metallo rosso sembra relativamente immune agli shock macroeconomici rispetto ad altri metalli base. In questa situazione, sebbene si possa ancora essere cauti con le aziende minerarie diversificate, che sono forti nel settore del rame ma dipendono anche fortemente dal minerale di ferro e/o dalla Cina, ha senso concentrarsi su giocatori più piccoli come Antofagasta e Boliden per sfruttare le opportunità attuali del mercato.

Perché Antofagasta?

Un'azienda specializzata esclusivamente nel rame come Antofagasta, quotata nel Regno Unito, è un ottimo proxy per sfruttare le insicurezze di approvvigionamento a breve termine. Ricordiamo che, dopo un primo semestre debole, ci si aspetta che l'azienda beneficerà di una ripresa della produzione nel secondo semestre. E anche nel primo semestre del 2022, Antofagasta ha registrato un margine operativo del 27%, che riflette efficaci misure di gestione dei costi (raggiungendo l'obiettivo di miglioramento annuale nel primo semestre stesso). Inoltre, in uno scenario estremo di sfide di mercato sempre più gravi, il controllo del debito netto/EBITDAR previsto per il 2023 di 0,84x e i circa 2 miliardi di dollari di investimenti liquidi di Antofagasta attenuano qualsiasi preoccupazione operativa/finanziaria.

Perché Boliden?

Anche se la completa normalizzazione delle operazioni di fusione del rame potrebbe richiedere da 6 a 12 mesi (o forse anche più a lungo), il possesso da parte di Boliden di asset (a costo) competitivi, che sono fornitori chiave per i consumatori sia in Europa che nel Regno Unito (rispettivamente rappresentano il 76% e il 21% delle vendite), rimane un punto di forza. Considerando il brutale sell-off degli ultimi mesi, nonostante la prospettiva che l'azienda venga compensata tramite assicurazione per le operazioni di rame interrotte, Boliden è un'opportunità di acquisto allettante al momento. Aggiungi a ciò il rischio operativo (molto) inferiore rispetto alla maggior parte dei concorrenti che gestiscono asset nei mercati emergenti/frontalieri ancora più difficili e i venti favorevoli del tasso di cambio grazie a una debole corona svedese, l'azienda merita di essere considerata ai livelli attuali. Anche se un miglioramento tangibile dei guadagni potrebbe non essere visibile prima della fine del 2023 o dell'inizio del 2024.


 Team Websim Corporate

Gli Analisti Finanziari di Websim