BMW - Profit warning sui conti dell'anno fiscale 2025
Le ragioni principali del profit warning sono state i volumi cinesi inferiori alle attese e le diverse ipotesi sui dazi per l'Europa.

Ieri, dopo la chiusura del mercato, BMW ha annunciato un aggiornamento delle previsioni per il 2025 per due motivi principali:
• Permane la debolezza in Cina, dove i volumi del terzo trimestre sono stati inferiori alle aspettative (gruppo +8,8% su base annua, Cina -0,4%) e, di conseguenza, le previsioni sui volumi del quarto trimestre sono state riviste (9 mesi da inizio anno -11% contro +9% in Europa e +10% nelle Americhe)
• Dazi: alcune delle ipotesi relative alla riduzione dei dazi non si sono ancora concretizzate. L'ipotesi per BMW rimane una riduzione dei dazi dal 10% allo 0% a partire dal 1° agosto.
Di conseguenza, il gruppo prevede per l'anno fiscale 2025:
• Margine EBIT Automotive: intervallo ridotto dal 5%-7% al 5%-6%. Il consenso di FactSet prevede un EBIT di 6,9 miliardi di euro, con un margine del 5,6%. • RoCE previsto per la divisione Automotive all'8%-10% (precedente vs. 9%-13%)
• Utile ante imposte previsto in "lieve calo" (rispetto al precedente "allo stesso livello" nell'esercizio 2024). Consensus FactSet a 9,9 miliardi di euro (-10% su base annua)
• Contrariamente alle aspettative, BMW prevede ora che il rimborso dei dazi da parte delle autorità tedesche e statunitensi (per "milioni a tre cifre") non verrà incassato nel 2025, bensì nel 2026. Di conseguenza, il FCF del segmento Automotive è previsto a >2,5 miliardi di euro (rispetto ai precedenti >5 miliardi di euro). Consensus FactSet a 4,4 miliardi di euro
Commento
Il profit warning di BMW era stato in parte anticipato dal consensus, che aveva già ipotizzato un margine nella parte inferiore dell'intervallo fornito.
Le ragioni principali del profit warning sono state i volumi cinesi inferiori alle attese e le diverse ipotesi sui dazi per l'Europa.