Auto - Hyundai Motor prevede un impatto negativo dai dazi

Il gruppo coreano è attualmente uno dei più esposti ai dazi 

6

Ieri, durante l'Investor Day, Hyundai Motor ha aggiornato le sue previsioni per l'anno fiscale 2025. Nel dettaglio:

• Crescita del fatturato +5,0-6,0% su base annua (ovvero KRW 184,0/184,9/185,7t) rispetto al precedente +3,0-4,0% su base annua. FactSet cons. KRW 184,5 (+0%)

• Margine EBIT 6,0-7,0% rispetto al precedente 7,0-8,0%. Consensus 7,0% EBIT implicito KRW 11,0/12,0/13,0t (-10/-2/+6% su base annua) rispetto al precedente. KRW 12,9t (nuova guidance -15%/-7%/+1% rispetto alle precedenti)

• Investimento previsto KRW 16,1t rispetto ai precedenti KRW 16,9t

• FCF KRW 0-1,5t rispetto ai precedenti KRW 0,5-2,0t

Obiettivo finanziario a medio-lungo termine 2025-2030:

• Investimento previsto di KRW 77,3t entro il 2030

• Margine EBIT 8-9% entro il 2030

• Riconferma di 5,55 milioni di vendite globali di veicoli entro il 2030

• 3,3 milioni di unità di veicoli elettrici

Prevede maggiori investimenti in Nord America:

• Portafoglio: lancio del suo primo pick-up di medie dimensioni entro il 2030; Espansione del segmento dei veicoli commerciali

• Hyundai Motor Group Metaplant America si propone di raggiungere una capacità produttiva totale di 500.000 unità entro il 2028, concentrandosi su veicoli ibridi ed elettrici, con un investimento di 2,7 miliardi di dollari in tre anni.

• Obiettivo: oltre l'80% dei veicoli venduti negli Stati Uniti sul mercato interno entro il 2030, con un aumento della quota di mercato della catena di fornitura dal 60% all'80%.

Hyundai ha rivisto al ribasso le sue previsioni di redditività per l'anno fiscale 2025 a causa dei dazi statunitensi, con un taglio del -12% a metà strada rispetto alle previsioni precedenti. Tuttavia, la reazione del mercato è stata debole (-3%), poiché il consenso era già piuttosto cauto e allineato alla parte inferiore delle previsioni precedenti.

Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, il gruppo punta ad aumentare la propria presenza in Nord America.

Il gruppo è attualmente uno degli OEM più esposti ai dazi (circa il 70% dei volumi statunitensi esposti), in quanto ha una forte presenza nel Paese (11% di quota di mercato) con circa il 50% dei suoi veicoli venduti in Nord America, ma solo il 30% circa dei volumi realizzati a livello nazionale. 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim