A2a - Opportunità di sviluppo grazie alla crescita dei data center
A2A si considera ben posizionata per sostenere la crescente domanda di energia elettrica
A2a crolla in ribasso di oltre il 7% a valle delle indicazioni su trimestrale e outlook giudicati deludenti.
Grazie all'incremento dei data center, previsto per quest'anno con una domanda che potrebbe raggiungere i 42 TWh entro il 2035, A2A si considera "nella posizione ideale per sostenere questo nuovo sviluppo".
Questo è stato affermato dall'amministratore delegato della multiutility milanese e bresciana, Renato Mazzoncini, durante una conferenza stampa dedicata all'aggiornamento del piano strategico al 2035. Mazzoncini ha evidenziato come la richiesta di energia elettrica stia crescendo, principalmente a causa dei data center.
Fino ad oggi, in Italia, sono state presentate domande di connessione per 55 Giga di energia, con il 60% di queste richieste concentrate in Lombardia, mentre altre significative provengono da Puglia e Sicilia.
"La Lombardia è fondamentale per noi, ma abbiamo anche impianti nel Sud, il che rappresenta un'opportunità", ha aggiunto. Il CEO ha anche specificato che, da questi 55 Giga, si prevede che tra 2,3 e 4,6 Giga saranno effettivamente utilizzati. Inoltre, l'energia termica recuperabile dai data center potrebbe raddoppiare l'energia disponibile per il teleriscaldamento, creando così ulteriori opportunità. Attualmente, A2A ha ricevuto richieste di allacciamento per 280 MW dalla provincia di Milano, corrispondenti al fabbisogno di una città come Brescia. Si stima che la rete di Milano possa arrivare a 1.400 MW, generando 3 TWh di calore recuperabile, sufficiente a riscaldare 300.000 appartamenti.
"Ci proponiamo non solo come partner energetico, ma anche come sviluppatori di data center, grazie alla connessione diretta con i nostri impianti", ha dichiarato. Infine, riguardo alle modalità di alimentazione di questa crescente domanda energetica, Mazzoncini ha affermato che l'Italia dispone di un mix di fonti rinnovabili, stoccaggio e termoelettrico in grado di soddisfare le esigenze dei data center. Anche se l'energia nucleare potrebbe non essere fondamentale, A2A sostiene la necessità di rimuovere il divieto sulla produzione nucleare, pur rimanendo convinti che la nuova domanda sarà soddisfatta dal mix energetico attuale.
