Nuovi rischi all'orizzonte

Panoramica sull'andamento delle medie e piccole imprese italiane, che evidenzia la nostra strategia di investimento e i cambiamenti al portafoglio consigliato.

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Il Mid Small cap Italia è una panoramica mensile sull'andamento delle medie e piccole imprese italiane, che evidenzia la nostra strategia di investimento e i cambiamenti al portafoglio consigliato.

Performance

Il mercato azionario italiano (quotazioni al 19 ottobre 2023) ha perso il 3,7% nell'ultimo mese, ma rimane in rialzo del 14,9% da inizio anno.

L'indice FTSE Italy Mid-Cap (-5,1%) ha sottoperformato il principale indice di riferimento dell'1,4% nell'ultimo mese (-16,9% YtD in termini relativi), mentre l'indice FTSE Italy Small Caps (-5,3%) ha sottoperformato dell'1,6%, -24,9% in termini relativi dall'inizio del 2023.

Guardando alle performance delle medie e piccole capitalizzazioni in Europa, l'indice MSCI Europe Small Caps è diminuito del 6,2% nell'ultimo mese, esibendo un andamento leggermente peggiore rispetto alle medie e piccole capitalizzazioni italiane.

Stime

Da inizio anno, abbiamo apportato una revisione al rialzo del +18,1% alle nostre stime di utile per azione (EPS) per l'intero mercato nel 2023, con una revisione più limitata (+11,4%) per il 2024.

Concentrandoci sulla nostra copertura delle medie e piccole capitalizzazioni, abbiamo invece aumentato l'EPS del 2023 in misura più moderata (6,1% Ytd). Nell'ultimo mese non abbiamo apportato significative modifiche alle nostre stime né per le azioni del FTSE MIB (+0,6% sull'EPS del 2023) né per la nostra copertura delle medie capitalizzazioni (+0,5%).

Valutazioni

Se confrontiamo le performance da inizio anno con la variazione delle stime per l'anno fiscale 2023 nello stesso periodo, possiamo notare che:

  • le azioni del FTSE MIB hanno registrato una de-rating del 2,2% da inizio anno (lo stesso indicatore era del -3,0% un mese fa);
  • le medie capitalizzazioni hanno subito un de-rating del 11,3%,
  • mentre le piccole capitalizzazioni hanno subito un re-rating del 12,4%.

In base al rapporto P/E, il nostro panel sta scambiando con un premio del 25% rispetto alle grandi capitalizzazioni, al di sopra del premio storico medio (17%), ma al di sotto del livello di un mese fa (30%).

Liquidità

Analizzando le tendenze ufficiali degli indici italiani, notiamo che la liquidità per le grandi capitalizzazioni nel mese scorso (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un periodo specifico) è aumentata del 31,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma è cresciuta solo del 4,5% da inizio anno.

La situazione è più preoccupante per le medie e piccole capitalizzazioni: nello specifico, la liquidità da inizio anno è diminuita del 13,7% per le medie capitalizzazioni e del 19,4% per le piccole capitalizzazioni (nonostante un miglioramento nel mese scorso, dovuto principalmente a un confronto su base annua che sta diventando più agevole).

Strategia d'investimento

Il quadro macroeconomico, già debole in precedenza, è stato di recente scosso da nuove paure di una possibile guerra scatenate dalla tragica situazione in Israele.

Nel frattempo, i rendimenti dei titoli di Stato non stanno tornando alla normalità, poiché i deficit pubblici accumulatisi durante gli anni della pandemia in tutte le principali economie stanno creando un eccesso di offerta. In particolare, in Italia i tassi di interesse hanno superato il 5%, riportando alla ribalta problemi antichi come rapporto debito/PIL squilibrato, tendenza demografica preoccupante e produttività del lavoro inadeguata.

Questo rappresenta uno scenario sfavorevole per le medie e piccole capitalizzazioni, una classe di attivo relativamente più rischiosa, specialmente in termini di liquidità. Dal punto di vista operativo, i risultati del terzo trimestre del 2023 dovrebbero offrire scarso supporto, con alcuni settori che iniziano a riflettere il deterioramento economico in corso.

Riteniamo comunque che il rischio di una recessione completa sia piuttosto limitato. In questo contesto, consigliamo agli investitori di concentrarsi su titoli in grado di godere di una visibilità aziendale superiore, almeno in termini relativi. Pensiamo che le valutazioni siano particolarmente attraenti in alcuni settori, come i servizi aziendali tecnologici.

Per quanto riguarda i flussi PIR, i rimborsi nei primi 8 mesi ammontano a quasi 1,8 miliardi di euro e la visibilità su un'inversione di tendenza rimane bassa. In questo contesto, speriamo che il governo non dimentichi l'importanza di sostenere un mercato azionario in difficoltà rinnovando gli incentivi per le nuove quotazioni e consentendo agli investitori di detenere più di un piano di risparmio personale (PIR).

Modifiche al nostro portafoglio consigliato

Analizzando il nostro portafoglio di mid-cap, stiamo rimuovendo Buzzi Unicem perché, dopo una performance positiva, il titolo potrebbe soffrire del contesto macroeconomico in deterioramento; mentre aggiungiamo De'Longhi, che abbiamo recentemente promosso e che dovrebbe presentare un buon insieme di risultati trimestrali.

Per quanto riguarda le small-cap, lasciamo invariata la nostra lista preferita.

Le nostre principali scelte per il mese attuale sono De'Longhi, Sesa e Salcef tra le medie capitalizzazioni e The Italian Sea Group, Fine Foods e Omer tra le piccole capitalizzazioni.


 Team Websim Corporate

Gli Analisti Finanziari di Websim