Il rimbalzo delle Mid-Cap
Panoramica sull'andamento delle medie e piccole imprese italiane, che evidenzia la nostra strategia di investimento e i cambiamenti al portafoglio consigliato.

Il Mid Small cap Italia è una panoramica mensile sull'andamento delle medie e piccole imprese italiane, che evidenzia la nostra strategia di investimento e i cambiamenti al portafoglio consigliato.
Performance
Il mercato azionario italiano (quotazioni al 16 novembre 2023) è salito del 3,3% nell'ultimo mese e è in aumento del 21,3% dall'inizio dell'anno.
L'indice FTSE Italy Mid-Cap (+6,5%) ha sovraperformato l'indice principale del 3,2% nell'ultimo mese (-16,2% dall'inizio dell'anno in termini relativi), mentre l'indice FTSE Italy Small Caps (+2,3%) ha registrato un rendimento inferiore al mercato, ovvero -28,5% in termini relativi dall'inizio del 2023.
Guardando le performance delle medie e piccole capitalizzazioni in Europa, l'indice MSCI Europe Small Caps è aumentato del 3,2% nell'ultimo mese, registrando una performance peggiore rispetto alle medie e piccole capitalizzazioni italiane.
Stime
Dall'inizio del 2023, abbiamo implementato un rialzo del +18,19% alle nostre stime sull'EPS del 2023, con una revisione più limitata (+10,8%) per l'EPS del 2024.
Concentrandoci tuttavia sulla nostra copertura di mid/small cap, abbiamo aumentato dell'5,1% l'EPS del 2023 dall'1 gennaio 2023. Notevolmente, nel mese scorso, non abbiamo cambiato significativamente le nostre stime né per le azioni del FTSE MIB (+1,1% sull'EPS del 2023) né per la nostra copertura di mid-cap (-0,6%).
Valutazioni
Se confrontiamo la performance dall'inizio dell'anno con la variazione delle stime per l'anno fiscale 2023 nello stesso periodo, notiamo che:
- le azioni del FTSE MIB hanno registrato un rialzo del 3,2% YtD (lo stesso parametro era del -2,2% un mese fa);
- le medie capitalizzazioni hanno subito un de-rating del 3,5%,
- mentre le piccole capitalizzazioni hanno registrato un rialzo del 17,8%.
In base al rapporto P/E, il nostro pannello sta negoziando con un premio del 31% rispetto alle grandi capitalizzazioni, al di sopra della media storica (17%) e al di sopra del livello di un mese fa (25%).
Liquidità
Guardando le tendenze ufficiali degli indici italiani, notiamo che la liquidità per le grandi capitalizzazioni nell'ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un periodo specifico) è aumentata del 21,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente ma è in aumento solo del 5,5% dal punto di vista YtD.
La situazione è più preoccupante per medie e piccole capitalizzazioni: in particolare, la liquidità YtD è diminuita del 12,1% YoY per i mid-cap e del 16,9% YoY per le small cap, sebbene sia migliorata nel mese scorso, principalmente grazie a un confronto YoY agevole.
Strategia d'investimento
Nel mese scorso, le medie capitalizzazioni hanno subito un considerevole rimbalzo, ancora una volta guidato dalla speculazione sul fatto che gli aumenti dei tassi di interesse dovrebbero essere giunti al termine.
L'estrema complessità del quadro macroeconomico potrebbe ben dimostrarsi un deterrente a una politica monetaria eccessivamente restrittiva. In Italia, sembra esserci poco margine di manovra nel Bilancio, il che significa che il suo potenziale contenuto avrà probabilmente poco impatto sui mercati azionari.
Altrove, i risultati del terzo trimestre del 2023 hanno offerto indicazioni relativamente confortanti, in molti casi sottolineando l'attrattiva fondamentale di diverse società, sebbene con qualche delusione tra le società industriali e consumistiche che soffrono della continua frenata economica.
In questo scenario, consigliamo di aumentare il peso delle azioni mid-cap, specialmente quelle che offrono una buona generazione di liquidità (in linea con i tassi di interesse "alti per un periodo più lungo"). Nonostante il loro rimbalzo, le azioni tech sembrano ancora interessanti, insieme a qualche utility e alcune società che possono contare su un significativo backlog di ordini.
In termini di flussi PIR, i riscatti nei primi 9 mesi hanno superato 1,8 miliardi di euro e la visibilità su un'inversione di tendenza rimane bassa. Questa situazione dovrebbe spingere il governo a consentire agli investitori di detenere più di un piano individuale di risparmio (PIR).
Modifiche al nostro portafoglio consigliato
Analizzando il nostro portafoglio di mid-cap, stiamo rimuovendo Brunello Cucinelli perché, dopo una performance positiva, il titolo potrebbe soffrire del contesto macroeconomico in deterioramento; mentre aggiungiamo Media for Europe, che abbiamo recentemente promosso e che dovrebbe presentare un buon insieme di risultati trimestrali.
Per quanto riguarda le small-cap, lasciamo invariata la nostra lista preferita, rimuoviamo WIIT per la forte recente perfomance che potrebbe limitare il potenziale di crescita a breve termine. Aggiungiamo Intred su cui abbiamo recentemente iniziato la copertura.
Le nostre principali scelte per il mese attuale sono Reply, Sesa, e Media for Europe tra le mid-caps e Fine Foods, Intred e Omer tra le small caps.