Settore Bancario - Aggiornamento Settoriale

Banche gestiscono costi di finanziamento, NPL in ribasso. Prestiti e tassi in calo, portafoglio titoli cresce. Controllo costi di finanziamento, positivo per le banche.

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Sintesi

Mettiam on prospettiva la questione del "Deposit Beta": i costi di finanziamento sono aumentati di 1 punto base (bp) rispetto al mese precedente per il patrimonio netto delle imprese non finanziarie (in aumento del 3bp) e il patrimonio netto dei mutui ipotecari delle famiglie (+2bp). Questo per dire che le banche stanno ancora gestendo il "trasferimento" dei costi di finanziamento, il che è positivo per gli utili del 2024. L'altro lato della medaglia è la tendenza dei volumi, che chiaramente non si sta riprendendo. Ci sono buone tendenze nella qualità degli asset con i crediti deteriorati lordi/netti in calo rispetto al mese precedente. La detenzione delle obbligazioni governative italiane da parte delle banche è rimasta pressoché invariata rispetto al mese precedente e lontana dai massimi storici. Sosteniamo che le banche acquisteranno più obbligazioni governative per "congelare" il rendimento, aspettando che i tassi scendano: ciò potrebbe tradursi in un NII persistentemente più elevato e, alla fine, in guadagni da trading.

Prestiti e Asset Quality

Nel contesto dei prestiti, i volumi sono stati piuttosto bassi (anno su anno) a dicembre 2023, soprattutto per le imprese (-5% anno su anno), mentre le famiglie erano +1,5% anno su anno. Tutto sommato, il patrimonio netto dei prestiti nei bilanci delle banche era di €2,16 trilioni (-6% anno su anno) di cui €1,29 trilioni legati all'economia reale (-3% anno su anno). Il patrimonio netto dei mutui era piuttosto piatto anno su anno a €670 miliardi mentre quello per le imprese era di €618 miliardi.

Per quanto riguarda l'asset quality, un miglioramento visibile, con crediti deteriorati lordi/netti entrambi in miglioramento rispetto al mese precedente, in linea con quanto dichiarato dalle banche durante le conference call del 4Q23. Il patrimonio netto dei crediti deteriorati è diminuito del 8% rispetto al mese precedente a €29 con una copertura del 43%, in calo di quasi 1 punto percentuale rispetto al mese precedente. I crediti deteriorati netti sul patrimonio netto sono piuttosto stabili al 4,6% dal quasi 5% nel novembre 2023.

I tassi di prestito sono diminuiti a dicembre 2023 in tutte le classi di attività: il tasso di mutui per le famiglie è sceso di 10bp al 4,82% anche se +147bp anno su anno, mentre le imprese non finanziarie sono scese del 13bp al 5,46% (+191bp anno su anno).

Portafoglio Bancario e Finanziamenti

Le banche detengono circa €920 miliardi (+1% rispetto al mese precedente) di titoli nel proprio portafoglio di cui €360 miliardi di obbligazioni governative italiane (+1% rispetto al mese precedente), che rimane in termini assoluti un numero "basso" considerando che in passato hanno avuto fino a €0,5 miliardi di obbligazioni emesse dal governo italiano. Come ci aspettavamo, questo portafoglio sta iniziando a crescere (+1,2% rispetto al mese precedente) in linea con una potenziale diminuzione dei tassi.

Contrariamente a novembre 2023, le dinamiche di finanziamento sono state principalmente guidate da un forte aumento del C/A (€1,34 trilioni: +4% rispetto al mese precedente, ancora -8% anno su anno); sembra essere un effetto stagionale per la fine dell'anno. In realtà, nonostante questo aumento, le banche hanno mantenuto i costi di finanziamento sotto controllo.

Tutto sommato, i costi di finanziamento a novembre sono aumentati leggermente rispetto al mese precedente (+1bp) e sono aumentati di 51bp anno su anno a causa dei tassi più alti. Come abbiamo dichiarato un mese fa, per mettere le cose in prospettiva, l'aumento anno su anno è molto inferiore all'impennata dei tassi di prestito (NNM anno su anno: +191bp per le imprese non finanziarie e +147bp nei mutui delle famiglie), con le banche che mantengono i tassi di deposito ampiamente sotto controllo e mantenendo un solido spread cliente.

La Nostra Visione

I tassi di prestito crescono ancora più dei tassi di finanziamento: il "Deposit Beta" sembra essere molto sotto controllo, almeno per il momento: questo è positivo per le banche mentre si avviano verso il 2024. I costi di finanziamento continuano a crescere, ma effettivamente meno del rendimento applicato sui nuovi prestiti netti sia per le famiglie che per le imprese non finanziarie. Il problema al momento rimane l'effetto sul volume, con un patrimonio netto in diminuzione da un lato, ma una situazione di asset quality stabile e conveniente dall'altro.


 Team Websim Corporate

Gli Analisti Finanziari di Websim