Settore Asset Management - Aggiornamento Settoriale
Anteprima 4° trimestre 2023 del settore asset management, con aspettative di risultati positivi in linea con i trimestri precedenti. Ottimismo nel 2024.

Anteprima del 4° trimestre 2023 ad inizio febbraio
La maggior parte delle società di asset management comunicherà i propri risultati all'inizio di febbraio. Ci aspettiamo che le tendenze siano in linea con i trimestri precedenti. I mercati finanziari hanno registrato una notevole ripresa a partire da novembre, ma ciò non dovrebbe riflettersi drasticamente nelle commissioni di performance (ci aspettiamo che Anima sia la beneficiaria principale), dato che la maggior parte dei fondi è ancora al di sotto del massimo storico. Detto questo, l'aumento degli asset in gestione dovrebbe sostenere un aumento delle commissioni ricorrenti nel primo trimestre 2024, poiché l'anno scorso è stato penalizzato dai mercati estremamente deboli alla fine del 2022. Guardando alla prossima stagione di comunicati, ci aspettiamo risultati complessivamente positivi, in linea o superiori al consenso di mercato, e stiamo aumentando le nostre stime sugli utili per l'intero anno 2023 su alcune azioni di circa il 2/4% in media in questo rapporto. Consultare i report sulle singole azioni alla fine della nota per maggiori informazioni.
Ottimismo sul settore nel 2024: le nostre ragioni
Siamo diventati più ottimisti sul settore a novembre dopo una performance dolorosa. Le principali ragioni per attendersi un ritorno di interesse per queste azioni sono le seguenti:
1) gli afflussi di capitali sono tornati: dopo un difficile 2023 per gli afflussi, ci aspettiamo una prospettiva migliore per il 2024. Quelli di dicembre sono stati forti (consultare il commento mensile); in un ottica futura, la concorrenza dei titoli di Stato italiani rimarrà forte, ma ci aspettiamo che i clienti tornino dagli advisor per decidere una distribuzione più strutturale degli asset. La buona performance registrata nel 2023 dovrebbe anche fornire agli advisor finanziari maggiori argomenti da utilizzare con i clienti nelle discussioni, mentre il passaggio importante dai prodotti assicurativi tradizionali agli investimenti diretti in obbligazioni e l'impiego di liquidità in eccesso dovrebbero gradualmente normalizzarsi.
2) Rispetto al passato, i principali driver di redditività del settore sono ora legati a voci ricorrenti piuttosto che a commissioni di mercato volatili: nonostante questo cambiamento, negli ultimi anni le azioni hanno subito una declassificazione in termini di multipli P/E, tenendo conto delle aspettative di un deterioramento degli utili che sembra improbabile.
3) Gli accumulatori di asset italiani mostrano posizioni patrimoniali molto solide, a volte con capitalizzazioni eccessive, rischio di credito molto limitato e continuano a generare flussi di cassa che non sono strettamente necessari per sostenere l'attività. In futuro, non possiamo escludere politiche sui dividendi ancora più generose rispetto a quelle attuali. Pensiamo che dopo aver subito preoccupazioni legate agli ostacoli strutturali degli afflussi che hanno penalizzato le azioni nel 2023, quest'anno ci siano alte probabilità di uno scenario molto più favorevole per il settore, con potenziale per revisioni al rialzo delle stime di consenso e un re-rating che potrebbe essere sostenuto da politiche dei dividendi più generose nel futuro.
La nostra visione: BMED scelta migliore, ottimismo su Anima, Azimut, e Banca Generali
Abbiamo una valutazione di sovrappeso sugli accumulatori di asset italiani per le ragioni che abbiamo esposto sopra. La nostra scelta migliore nel settore rimane BMED, poiché facciamo fatica a capire perché il titolo non sia quotato a molteplici più elevati dati i risultati solidi sia per gli utili che per gli afflussi, pur affrontando l'ambiente difficile dell'anno scorso. Abbiamo aumentato il target price a 11,8 euro e confermiamo la valutazione di BUY sul titolo. Siamo positivi anche su Anima, poiché vediamo un buon inizio d'anno e una maggiore attenzione da parte dei partner bancari nella distribuzione di asset gestiti e prodotti assicurativi quest'anno dopo un doloroso 2023. Ci piace anche Azimut, che è conveniente nonostante il recente rialzo, e BGN data la sua posizione nel private banking e l'espansione in Svizzera. Rimaniamo Neutrali su Fineco, un'ottima azienda ma con limitato potenziale al rialzo sulle stime e molteplici più alti rispetto al settore di riferimento.