Persistono i venti contrari nel mix di flussi netti nel 3Q23, ma l'impatto è limitato

Terzo trimestre e mese di settembre stagionalmente deboli, con impatti legati all'aumento dei rendimenti degli investimenti in obbligazioni e titoli di stato

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Panoramica sul terzo trimestre 2023

Nel terzo trimestre 2023, gli afflussi verso gli asset gestiti presso le aziende del nostro campione (Anima, Azimut, Banca Mediolanum, Banca Generali, FinecoBank) sono diminuiti del 36% rispetto all'anno precedente.

Settembre è stato il mese peggiore del trimestre, con un calo del 92% su base annua. Al contrario, gli afflussi aggregati verso gli asset in amministrazione presso le aziende del nostro panel sono aumentati del 71% YoY nel trimestre. In questo contesto, il mese migliore del trimestre è stato luglio, con un aumento del 400% su base annua.

L'attenzione rimane anche sui dati degli afflussi in termini di liquidità: -249% YoY nel terzo trimestre 2023, con agosto come il mese peggiore (uscite di 721 milioni di euro rispetto agli afflussi di 38 milioni di euro in agosto 2022).

Analisi del mese di Settembre e prospettive

Settembre ha confermato le tendenze già osservate nei mesi precedenti (ricordiamo che il mese di settembre e il terzo trimestre sono stagionalmente deboli) con afflussi aggregati verso asset gestiti pari a 81 milioni di euro (-92% su base annua).

Nei prossimi mesi ci aspettiamo un miglioramento marginale dei dati sugli afflussi verso asset gestiti, con Banca Mediolanum in una posizione privilegiata grazie alla conversione in asset gestiti di parte delle somme in depositi a termine. Nel mese, la transizione dalla liquidità agli asset in amministrazione (+63% YoY) era ancora chiaramente visibile in tutti i settori ed è attesa anche per le banche retail. Ci aspettiamo che la tendenza alle uscite dalla liquidità verso asset in amministrazione si riduca gradualmente nei mesi a venire.

I dati di ottobre saranno influenzati anche dalla collocazione all'inizio del mese della seconda emissione di BTP Valore, che ha raccolto un totale di 17,2 miliardi di euro (rispetto ai 18,1 miliardi della prima emissione nel giugno 2023). Pertanto, il contesto rimane sfidante nel breve termine, ma gran parte della riallocazione dell'eccesso di liquidità dovrebbe essersi esaurita nel corso dei primi nove mesi del 2023.

Un altro impatto proviene dalle uscite dai prodotti assicurativi, in particolare dalle polizze vita tradizionali, che hanno subito una doppia sfida: da un lato l'incremento dei rendimenti sui prodotti alternativi, dall'altro le incertezze legate al salvataggio di Eurovita. La revoca del divieto di riscatto da parte dei clienti di Eurovita (AuM per un totale di circa 13 miliardi di euro, di cui circa 6 miliardi in polizze vita tradizionali) è prevista a novembre e potrebbe influenzare la dinamica degli afflussi per alcune banche distributrici, tra cui Fineco.

Conclusioni di investimento

Il settore da inizio anno ha subito una de-rating legato al peggioramento delle aspettative sugli afflussi e alla preferenza degli investitori per le azioni delle banche retail, che hanno beneficiato dagli aumenti dei tassi di interesse e che sono scambiate a valutazioni più basse.

Riteniamo che nel complesso il settore rimanga attraente e che un punto di svolta positivo potrebbe derivare da una futura stabilizzazione dei tassi. 

Rimaniamo positivi su diverse azioni, con una preferenza per Banca Mediolanum, attualmente la nostra scelta preferita grazie alle solide prospettive di afflussi di asset gestiti e generazione di cassa.


 Team Websim Corporate

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