Previsti headwinds negli afflussi di Ottobre: Punto di svolta più vicino?
Il mese di Ottobre, impattato anche dalla seconda emissione del BTP valore, ha evidenziato ancora competizione sulla raccolta legata all'aumento dei rendimenti obbligazioni.

Panoramica sul terzo trimestre 2023
Il nostro panel di aziende (Anima, Azimut, Banca Mediolanum, Banca Generali, FinecoBank) ha registrato nell'ottobre 2023 deflussi netti dal risparmio gestito per 683 milioni di euro contro afflussi per 974 milioni di euro nell'ottobre 2022. Considerando i dati YtD, il nostro panel ha registrato afflussi di 8,5 miliardi di euro nel risparmio gestito. Questo dato è inferiore del 33% rispetto ai 12,8 miliardi di euro dei primi 10 mesi del 2022.
Al contrario, la raccolta aggregata di risparmio amministrato è aumentata del 79% su base annua a ottobre, raggiungendo i 2,9 miliardi di euro contro gli 1,6 miliardi di euro dell'ottobre 2022, mentre i dati YtD hanno mostrato un livello di raccolta di risparmio amministrato superiore dell'83% rispetto ai primi 10 mesi del 2022 (21,5 miliardi di euro quest'anno contro gli 11,8 miliardi di euro del periodo gennaio-ottobre 22).
L'attenzione rimane anche sui depositi: i deflussi sono proseguiti a ottobre con 1,2 miliardi di euro contro i 531 milioni di euro dello scorso anno, mentre i deflussi di depositi YtD hanno raggiunto i 5,7 miliardi di euro contro i 3,0 miliardi di euro dello scorso anno.
Analisi del mese di Ottobre e prospettive
Il mix di afflussi è stato colpito dai flussi verso i titoli di Stato. I dati sulla raccolta di ottobre hanno confermato le tendenze avviate all'inizio del 2023. In un contesto di tassi d'interesse "più alti più a lungo", la raccolta aggregata nel risparmio gestito è stata debole e i deflussi dai prodotti assicurativi sono proseguiti, anche se a un ritmo più lento rispetto al primo semestre del 2003.
Anche la transizione dalla liquidità agli investimenti diretti in obbligazioni è stata forte e sostenuta dal collocamento a inizio ottobre della seconda emissione di BTP Valore per un totale di 17,2 miliardi di euro (contro i 18,1 miliardi di euro della tranche di giugno). Allo stesso tempo, la clientela continua a drenare liquidità dai depositi, anche per finanziare i consumi, in un contesto ancora fortemente influenzato dall'inflazione.
Nei prossimi mesi, che sono stagionalmente più forti, ci aspettiamo che i dati di raccolta migliorino marginalmente nel risparmio gestito, con Banca Mediolanum in una posizione privilegiata grazie alla graduale conversione dei depositi a termine in scadenza. Il contesto di raccolta rimane difficile: novembre è caratterizzato da uscite per anticipi fiscali, mentre dicembre è un mese tradizionalmente forte per la raccolta.
Il punto di inflessione si sta avvicinando?
Riteniamo che la combinazione di una proposta di nuovi prodotti pensati per i clienti interessati a ottenere rendimenti più elevati, la riduzione dei deflussi dai prodotti assicurativi tradizionali, il rinnovamento dell'attività di reclutamento e l'aumento della domanda di consulenza sosterranno una prospettiva migliore per gli afflussi nel 2024, ma con venti contrari ancora all'inizio del 2024. La ripresa sarà discontinua e accidentata, ma tendiamo a escludere un ulteriore massiccio spostamento di liquidità verso gli AuC dopo il riposizionamento dei clienti nel 2023.
Conclusioni di investimento
I risultati del terzo trimestre sono stati nel complesso sostanzialmente in linea con le aspettative e hanno determinato una moderata revisione delle stime per il 2023/2024. In questo contesto, riteniamo che il settore rimanga interessante grazie alle basse valutazioni, al miglioramento delle prospettive di afflusso e all'elevata generazione di cassa/dividendi. Il nostro titolo preferito nel settore rimane Banca Mediolanum, grazie alle solide aspettative di raccolta di asset gestiti e alla generazione di cassa, mentre Azimut e Anima sono scambiate a multipli molto bassi.