Maggio 2025: Stime abbassate ma segni di uno scenario più costruttivo

La strategia sull'azionario italiano di Intermonte sintetizza le tendenze del mercato, le prospettive settoriali e la strategia di investimento, con selezioni specifiche di titoli.

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Prospettive di mercato. Aprile è stato un mese particolarmente turbolento per gli asset finanziari. Il duro colpo dei dazi commerciali all’inizio del mese ha generato un’impennata della volatilità su azioni e obbligazioni, seguita da un parziale recupero grazie alla retromarcia dell’amministrazione statunitense, che ha alimentato le speranze di una de-escalation. Il mercato azionario italiano ha perso l’1% nel mese, ma resta in crescita di quasi il 10% da inizio anno, sostenuto dalla fase di consolidamento del settore finanziario.

Strategia di investimento. Il quadro d’investimento è stato fortemente influenzato dall’incertezza legata ai dazi e all’evoluzione dell’inflazione e degli yields. Ci aspettiamo che la volatilità di mercato persista nei prossimi mesi, anche se in un contesto via via più costruttivo, a seguito della sospensione dell’introduzione della maggior parte dei dazi annunciati il 2 aprile. Saranno determinanti gli sviluppi dei negoziati con i principali blocchi commerciali (USA/UE, USA/Cina). L’incertezza, già segnalata come un freno alla crescita da molte istituzioni, sta danneggiando le prospettive economiche. Riteniamo che gli investimenti relativi verso asset europei continueranno a essere favorevoli rispetto a quelli statunitensi e che ciò, unito a un contesto meno incerto, possa sostenere una buona performance dei mercati azionari nel resto del 2025. Questa previsione si basa sull’ipotesi di un rallentamento dell’economia, ma senza recessione.

Corporate Newsflow. Nel mese di aprile abbiamo rivisto sensibilmente al ribasso le stime, con tagli del 6-7% da inizio anno. La revisione è stata in gran parte determinata dai primi tentativi di stimare l’impatto dei dazi su settori come l’auto e l’industria, e da ipotesi più caute sul prezzo del petrolio per l’energia. I consumi mostrano segni di affaticamento, ma la situazione è disomogenea a seconda dell’area geografica, della sensibilità al cambio e del potere di prezzo. I risultati del primo trimestre porteranno probabilmente poca chiarezza nei settori più esposti alle dinamiche commerciali e alla crescita. Ci si attende un buon trimestre per i titoli finanziari, nonostante la pressione sul margine d’interesse e una maggiore volatilità delle componenti d’investimento da marzo in poi. Alcune aziende stanno ritirando le proprie guidance, ma ciò riguarda soprattutto i settori più esposti ai dazi. In sintesi, crediamo che in caso di una rapida de-escalation dallo scenario peggiore, i danni ai margini e agli utili potrebbero essere gestibili, permettendo a molte aziende di confermare o ridurre solo moderatamente la propria guidance. Le operazioni di M&A tra le finanziarie italiane restano un tema caldo, con diverse proposte in corso il cui esito resta incerto. Alla luce delle revisioni degli utili, il P/E di mercato è aumentato da inizio anno e si avvicina a 12x, colmando quasi del tutto il divario rispetto alla media storica. Per ulteriori rialzi sarà necessario che non vi siano nuove revisioni significative. Abbiamo ulteriormente tagliato le stime per le mid/small cap, ma riteniamo che il settore presenti ancora opportunità interessanti che richiedono una selezione accurata.

Selezione di portafoglio. Il nostro portafoglio continua a mantenere un profilo prudente, con sovrappeso nei settori difensivi, una strategia che si è dimostrata efficace finora. Restiamo però pronti a cogliere eventuali opportunità tra i titoli eccessivamente penalizzati dall’incertezza. Il portafoglio di stock picking è salito dell’1% in aprile, sovraperformando il benchmark (FTSEMIB) di circa 125 punti base (331bps YTD). Dall’inizio del 2024 la sovraperformance ha raggiunto circa 720bps, con un rendimento YTD del 14.7%. 

  • Large Caps: Aggiungiamo Nexi e Unipol, due titoli domestici con buone prospettive, non esposti ai dazi e con interessanti remunerazioni da dividendi. Rimuoviamo Pirelli e Campari dall’elenco dei titoli sovrappesati per maggio.
  • Mid/small caps: Aggiungiamo Maire e Txt, rimuoviamo Enav e Lottomatica dopo le buone performance recenti.
  • UnderweightRimuoviamo Stellantis, poiché l’impatto dei dazi sembra ora meno rilevante; aggiungiamo Tenaris in considerazione dell’outlook negativo del settore energetico.

POSITIVE

NEUTRAL

NEGATIVE

UTILITIES

BANKS

CONSUMERS

ASSET MANAGEMENT

TELECOM

INDUSTRIALS

MEDIA

 

ENERGY

INSURANCE

 

 

 

 

 

 

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