Marzo 2025: Il grande reset accelera

La strategia sull'azionario italiano di Intermonte sintetizza le tendenze del mercato, le prospettive settoriali e la strategia di investimento, con selezioni specifiche di titoli.

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Prospettive di mercato. I mercati azionari europei e italiani hanno avuto un inizio d’anno positivo, con l’azionario europeo che ha registrato una significativa sovraperformance rispetto agli Stati Uniti. I vincitori da inizio anno sono stati il mercato spagnolo e quello italiano, con l’indice FTSE MIB in crescita del 13% nei mesi di gennaio e febbraio. Le performance migliori sono state registrate da Iveco e Leonardo, mentre Interpump e Saipem hanno sottoperformato. Complessivamente, le large cap continuano a sovraperformare le mid-small cap, anche se abbiamo notato segnali di miglioramento nelle performance delle mid cap di qualità e nell’atteggiamento degli investitori nei loro confronti.

Strategia di investimento. Dopo la forte crescita a doppia cifra dell’equity da inizio anno e le incertezze legate ai dazi e alla geopolitica, il mercato italiano potrebbe subire una correzione, soprattutto considerando che è stato sostenuto anche dall'annuncio di operazioni di M&A, in particolare nel settore bancario. Detto questo, l’Europa sembra beneficiare di una maggiore stabilità politica dopo le elezioni generali tedesche, di possibili piani di stimolo (soprattutto nel settore della difesa) e di una preferenza per i settori value rispetto ai growth, con l’Italia ben rappresentata in questo contesto. Una soluzione alla guerra in Ucraina sarebbe un fattore positivo, mentre il principale rischio rimane la minaccia di dazi aggiuntivi del 25% sulle esportazioni di auto e altri beni verso gli Stati Uniti, recentemente ribadita da Trump, sebbene senza dettagli specifici su tempistiche e modalità. In un contesto di deglobalizzazione, l’attenzione alla consolidazione e all’efficienza dei costi appare in aumento, e l’ondata di fusioni nel settore bancario italiano potrebbe estendersi ad altri settori come l’automotive, le telecomunicazioni e i pagamenti digitali. L’UE sembra in ritardo nell’adattare la regolamentazione e nelle iniziative pro-business, ma le discussioni su una riduzione della burocrazia, la semplificazione dei costi regolatori e il sostegno a iniziative comuni di spesa in difesa e altri settori potrebbero migliorare l’ambiente economico, nonostante una crescita macro ancora debole. I dazi potrebbero rallentare il calo dell’inflazione e questo si riflette in un percorso di riduzione dei tassi più graduale, con implicazioni positive per il settore finanziario.

Corporate Newsflow. I risultati finora pubblicati hanno fornito indicazioni interessanti: le società finanziarie hanno riportato buoni risultati ancora una volta, mentre ci sono state alcune delusioni nel comparto industriale. I prossimi mesi saranno cruciali per determinare l’esito dell’ondata di consolidamento finanziario, con ben cinque (!) offerte sul tavolo, la maggior parte delle quali evidenzia disallineamenti nei prezzi delle azioni. Le revisioni delle stime per il 2025/2026 sono state leggermente negative, con forti differenze tra titoli e settori. Il mercato italiano scambia a circa 11x il P/E NTM dopo essere stato uno dei mercati con le migliori performance; il multiplo è più alto rispetto ai livelli recenti ma ancora inferiore ai livelli storici, con uno sconto notevole rispetto ai mercati azionari globali.

Selezione di portafoglio. 

Il nostro portafoglio di stock picking ha continuato a ottenere buone performance, con un rendimento del 14.7% da inizio anno e una sovraperformance relativa di 114 punti base rispetto al benchmark (FTSE MIB) a febbraio, grazie alla posizione overweight su Leonardo e underweight su titoli come Stellantis e Prysmian.

  • Large Caps: aggiungiamo Intesa Sanpaolo e rimuoviamo BMPS tra le banche; rimuoviamo anche Iveco, che ha avuto un'ottima performance, mentre aggiungiamo Campari, che è stata più debole. Confermiamo la selezione degli altri titoli, che include Enel e A2A tra le utilities, nonché Pirelli e Leonardo tra le industrials.
  • Mid/small caps: rimuoviamo Fincantieri, dopo un'ottima performance, Cementir e Datalogic, mentre aggiungiamo ENAV, che ha avuto una performance debole
  • Underweight: aggiungiamo Eni, poiché vediamo catalyst positive limitate dal contesto macro e delle materie prime. Rimuoviamo Unipol, poiché le indicazioni sui trend industriali e i dividendi sono state migliori del previsto e un nuovo piano sarà presentato il 28 marzo.

POSITIVE

NEUTRAL

NEGATIVE

UTILITIES

BANKS

CONSUMERS

ASSET MANAGEMENT

TELECOM

INDUSTRIALS

MEDIA

INSURANCE

ENERGY

 

 

 

 

 

 

 

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 Team Websim Corporate

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