PORTAFOGLIO CERTIFICATE 2.0 – Movimenti di portafoglio in vista FED
Dall'ultimo aggiornamento dello scorso settembre, ecco le novità nel portafoglio

*Comunicazione di marketing
Non ha avuto alcun effetto il dato sul PIL americano sotto le attese. Gli indici USA, infatti, hanno proseguito al rialzo segnando anche nuovi massimi storici. Non è infatti una novità che ormai i mercati siano sempre più slegati dall’economia reale e questo come noto è dovuto all’interventismo crescente degli ultimi anni delle banche centrali. Queste, con le loro politiche monetarie, hanno portato alla sterilizzazione dei rendimenti del mercato obbligazionario e, di conseguenza, alla migrazione di enormi flussi verso quello azionario.
Tale meccanismo spiega anche l’indifferenza “apparente” del mercato azionario a dati macro certo non positivi come per esempio quello americano. Il mercato sconta il fatto che più si rafforza l’inflazione e più le banche centrali riducono gli stimoli o cambiano le politiche monetarie in più restrittive e maggiore sarà l’impatto sulla crescita globale nel medio lungo termine. Questo lo si vede benissimo dalla curva dei tassi obbligazionari, li dove la parte a breve della curva (fino ai 3 anni) effettivamente si è alzata per tenere conto dell’inflazione, mentre la parte a lungo si è abbassata rispetto a un mese fa, generando un flattening della curva. Il messaggio è chiaro, il mercato vede un netto indebolimento della crescita legata alla combo inflazione crescente e banche centrali meno accodanti.
E il mercato azionario? Si comporta di riflesso. Se ci sarà una slowflation o addirittura, come alcuni temono, una stagflazione nei primi trimestri del 2022, il mercato reputa altamente improbabile una prosecuzione di politiche monetarie meno accomodanti e di conseguenza, lo scenario rimane favorevole ai mercati azionari. Ci confermiamo dunque positivi per fine anno anche se potremmo vedere un mercato più volatile.
Cosa abbiamo fatto a ottobre sul nostro portafoglio?
• Abbiamo chiuso il certificato Bonus Cap su Beyond Meat ISIN DE000HV4EWH8 che pesava il 7,4% sul portafoglio. Il prodotto è stato chiuso perché, come noto, il titolo ha avuto un fortissimo calo a Wall Street il giorno 22 ottobre 2021. Essendo il livello barriera abbastanza vicino a 81,864 usd e la scadenza prossima (dicembre 2021), abbiamo preferito chiudere il certificato in netto guadagno. Questo anche perché il titolo è presente nel Cash Collect Airbag ISIN DE000HV4H9T5. Troppo rischioso dunque detenere in due certificati il titolo.
• Al posto del Bonus Cap su Beyond Meat abbiamo comprato un Bonus Cap su Paypal ISIN DE000HB07914. Il titolo è stato oggetto di forte volatilità, pur mantenendo fondamentali solidi e di conseguenza il Bonus attualmente prezza poco sopra 90 euro, evidenziando un rendimento potenziale circa del 20% e una distanza dalla barriera circa del 17%. Considerando lo scenario di tassi più bassi o comunque su questi livelli nei prossimi mesi, inseriamo un tech americano per cercare un po' performance. Il prodotto entra con un peso circa del 8%.
• Abbiamo usato la liquidità residua per comprare il Bonus Cap su Intesa Sanpaolo ISIN DE000HB079A5. Una scelta frutto della nostra view positiva sull’Italia, ben rappresentata dal titolo in questione. Anche in questo caso il bonus propone un rendimento potenziale di tutto rispetto, 17,2% e una distanza dalla barriera del 25% circa (1,84 euro). Il prodotto entra con un peso circa del 8%.
• Il flusso di cedole è stato nel mese di ottobre di 12 euro per una performance pesata circa del 1%. Hanno pagato i premi ben 7 prodotti.
• In osservazione rimangono i due Maxi Cash Collect ISIN DE000HV4LWT8 e DE000HV4LRW2. Hanno già pagato i maxi premi e dunque cercheremo di chiuderli per sostituirli con altri prodotti. In particolare, quello ISIN DE000HV4LWT8 su Tesla, Volkswagen, Ford appare il più interessante poiché prossimo alla pari. Noi lo abbiamo a prezzo di carico a 101,5 euro. Molto più distante il secondo certificato dal nostro prezzo di carico (105,5 euro).
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