PORTAFOGLIO CERTIFICATE 2.0 – Dalla volatilità le occasioni

*Comunicazione di marketing I mercati allungano al rialzo sia in Europa che in America incuranti dei diversi fronti d’incertezza ancora aperti. Almeno tre sembrano essere le ragioni di questa dinamica. La prima, il mercato ritiene che la guerra possa chiudersi in tempi abbastanza brevi. I negoziati proseguono e forse la convinzione, giusta o sbagliata che sia, è che Putin non possa continuare ancora a lungo questo conflitto. Secondo, con la fine del mese i fondi bilanciati devono ricostituire i pesi sulla parte equity, dunque comprano a mercato. Terzo, i forti ribassi hanno messo in moto altrettanto forti buyback da parte dei diversi colossi quotati. Pensiamo ad Alibaba, il quale ha annunciato di aver aumentato (per la seconda volta) il suo programma di riacquisto di azioni a 25 miliardi di dollari, da 15 miliardi. Cosa abbiamo fatto questo mese? UniCredit però ha saputo sfruttare bene la volatilità di fine febbraio e inizio marzo e ha emesso una nuova gamma di memory cash collect con barriere profonde al 50% dello strike. Su questa emissione siamo entrati con due prodotti. Al suo posto, con un peso del 5%, abbiamo comprato il certificato ISIN DE000HB42RF3 su basket worst of composto da Generali, Enel, Eni e Intesa Sanpaolo. Il certificato ha barriera al 50% sia per il premio che a scadenza e paga premi trimestrali del 1,7% (6,8% annuo). Effetto memoria e possibilità di rimborso anticipato completano il profilo di questo prodotto, comprato a 98,9 euro. Su PayPal abbiamo effettuato invece una strategia di switch to recovery. Al posto del bonus cap abbiamo comprato il certificato ISIN DE000HB42RG1 su AirBnB, Amazon.com, PayPal e Tesla. Anche questo prodotto ha barriera premio e scadenza al 50%, con effetto memoria e possibilità di rimborso anticipato (stessa emissione dell'ISIN DE000HB42RF3). Il certificato però paga un premio del 5,9% trimestrale (23,6% annuo). Si compra a sconto a 95,7 euro. Nel mese di marzo hanno pagato le cedole 5 prodotti per un totale di 6,2 euro. La liquidità ammonta al 10,9%. www.websim.it
Detto questo però rimangono alti i rischi così come gli interrogativi. Se è vero che le trattative stanno continuando tra le parti, difficile ipotizzarne i tempi di risoluzione. Inoltre, non è detto che al concludersi della guerra anche lo scontro di sanzioni cessi in contemporanea. E gli effetti economici per l’Occidente sono legati non tanto al conflitto ma alle sanzioni. Infine, rimane il problema dell’inflazione fortissima in Europa e USA, così come le politiche meno accomodanti delle banche centrali. Insomma, ancora presto per cantar vittoria e la cautela, soprattutto sul mercato europeo rimane d’obbligo.
La strategia è stata quella di mantenere la liquidità intorno al 10%, per poter cogliere eventuali opportunità in caso di calo del mercato azionario. Abbiamo poi effettuato alcuni movimenti importanti. Sono stati chiusi due certificati, che abbiamo sostituito con altri due. In particolare, abbiamo chiuso il certificato ISIN DE000HV4KYV2 su basket composto da ENI, Repsol e Tenaris a 100,3 euro (acquistato a 93 euro, +8% circa), che pesava per il 7% sul portafoglio e il Bonus Cap su PayPal ISIN DE000HB07914 con una perdita importante, pesata sul portafoglio di poco più del 4% (chiuso a circa 38 euro a certificato).