Wall Street attende le mosse a sorpresa di Trump sull'economia USA

Wall Street tra acquisti retail ed effetto TACO, mentre gli istituzionali restano cauti. Focus sulla BCE: atteso il taglio dei tassi e nuovi segnali da Lagarde sulle prossime mosse.

Caffè con Cesarano ristretto cover

Tra rally guidati dai piccoli investitori e timori degli istituzionali, i mercati USA vivono una fase di tensione e opportunità. Mentre Wall Street è sospesa tra l’effetto TACO e l’effetto ABUSA, l’Europa guarda alla BCE e alle parole di Christine Lagarde per capire che direzione prenderà la politica monetaria. Ecco cosa sta accadendo e cosa aspettarsi nelle prossime ore.

Effetto TACO: Trump spinge gli acquisti retail

I mercati statunitensi si avvicinano ai massimi storici, con l’indice S&P 500 che si muove intorno alla soglia dei 6000 punti. Un rally sostenuto in gran parte dagli investitori retail, trainati da quello che viene definito effetto TACO – acronimo di “Trump Always Chickens Out”.

Il concetto, coniato dal Financial Times, si basa sull’osservazione che Donald Trump tende a ritirarsi dopo minacce aggressive, generando reazioni positive sui mercati. L’episodio più evidente è stato quello di aprile, con un rimbalzo dell’S&P del 19% e una performance mensile tra le migliori dagli anni ‘90.

Retail vs istituzionali: effetto ABUSA

Alla fiducia dei retail si contrappone lo scetticismo degli investitori istituzionali, identificato con l’“effetto ABUSA” – acronimo di “Anything But United States”.

Gli istituzionali restano cauti di fronte al peggioramento dei fondamentali economici: deficit pubblico in aumento, conti in deterioramento e segnali negativi dal settore dei servizi (ISM sotto quota 50). Il Congressional Budget Office ha stimato un possibile incremento del deficit di 2400 miliardi di dollari, in caso di approvazione della nuova legge sui tagli fiscali.

Il ruolo delle opzioni e delle Magnifiche 7

Un segnale del predominio retail è il boom di opzioni con scadenza giornaliera, osservato soprattutto a maggio. In parallelo, si segnala un recupero selettivo delle “Magnifiche 7”, in particolare di Nvidia, tornata il titolo a maggiore capitalizzazione al mondo con 3400 miliardi di dollari.

Le speranze su un riavvicinamento tra Trump e Xi Jinping alimentano l’ottimismo: un’apertura nei negoziati con la Cina potrebbe riattivare la domanda per i chip statunitensi, innescando ulteriore rally sui tech.

Attesa per la BCE: tassi e prospettive future

Oggi l’attenzione è tutta per la Banca Centrale Europea. Il taglio dei tassi è considerato ormai scontato, ma il focus sarà su ciò che dirà Christine Lagarde in conferenza stampa, in particolare sulle proiezioni aggiornate dell’inflazione.

Una limatura anche minima nelle stime potrebbe essere letta come un segnale implicito che la BCE è disposta a fare di più. Il tasso sui depositi dovrebbe scendere dal 2,25% verso livelli più vicini all’obiettivo di inflazione, e i mercati si interrogano se potrà arrivare anche all’1,5% entro l’anno.

Cosa aspettarsi dalla conferenza stampa

Le parole scelte dalla Lagarde saranno decisive. Se utilizzerà espressioni come “significativamente al di sotto del tasso di neutralità”, i mercati potrebbero interpretarlo come apertura a ulteriori tagli. Al momento, sono attesi due tagli entro fine anno, ma un tono più accomodante potrebbe aprire lo spazio per un terzo.

Appuntamento alle 14:45 per la conferenza stampa della presidente BCE, da cui potrebbero arrivare nuovi spunti per i mercati.

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria