USA vicini ai massimi: dazi e trimestrale NVIDIA al centro

Sentenza corte USA sui dazi Trump e trimestrale record di Nvidia spingono Wall Street vicino ai massimi.

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La giornata ha visto una combinazione di eventi politici ed economici che hanno inciso profondamente sull’umore dei mercati, portando gli indici statunitensi a sfiorare nuovi record storici.

La sentenza che mette in discussione i dazi dell’era Trump

Una sorprendente decisione di una Corte statunitense ha stabilito che alcune delle misure tariffarie adottate dal presidente Donald Trump non sarebbero legittime. Il motivo? L'emergenza economica evocata per giustificare l’accentramento dei poteri tariffari non sussisterebbe.

Secondo la sentenza, il Congresso resta l'organo competente per decidere in materia di dazi, e quindi alcune azioni dell’amministrazione Trump violerebbero i limiti costituzionali. L’amministrazione ha la possibilità di ricorrere in appello, ma il clima di tensione commerciale che ha caratterizzato l’era Trump sembra allentarsi.

Escalation rinviata con l’Unione Europea

Già nei giorni scorsi Trump aveva posticipato al 9 luglio il termine del periodo negoziale con l’Unione Europea, inizialmente previsto per il 1° giugno. Una mossa interpretata come un segnale di distensione nelle relazioni commerciali.

Nvidia supera il test della trimestrale

Altro elemento determinante per il rally dei mercati è stata la trimestrale di Nvidia, particolarmente attesa dagli investitori. Nonostante il divieto imposto da aprile alla vendita di chip H20 in Cina, Nvidia ha superato le aspettative più ottimistiche degli analisti sul fatturato.

Il CEO dell’azienda ha sottolineato che, senza il divieto, le performance sarebbero state ancora migliori, aggiungendo che la Cina prosegue comunque lo sviluppo nell’IA, anche senza l’apporto diretto dei chip Nvidia. Le restrizioni, ha affermato, spingono Pechino verso l’autosufficienza tecnologica, con Huawei in testa.

Il messaggio velato di Nvidia a Trump

Il CEO ha espresso fiducia nella visione di Trump, lanciando però un messaggio diplomatico: riaprire le esportazioni potrebbe giovare al business americano. Subito dopo la diffusione della trimestrale, il titolo Nvidia ha guadagnato circa +5% nell’after hour.

Le "Magnifiche 7" e il rally del Nasdaq

Con il balzo di Nvidia, anche questo colosso si unisce a Meta (+10% da inizio anno) e Microsoft (+9%) tra le cosiddette "Magnifiche 7" in territorio positivo. L’entusiasmo si inserisce in un contesto dove gli asset manager stanno ricoprendo le posizioni short e tornando sull’azionario dopo un periodo di sottopeso.

La possibilità per le aziende statunitensi di effettuare buyback almeno fino a metà giugno sostiene ulteriormente i mercati. Intanto, diversi operatori si stanno coprendo da un’eventuale forte svalutazione del dollaro.

Il calendario economico: occhi puntati sull’inflazione

La giornata di domani sarà cruciale: attesi i dati preliminari sull’inflazione in Italia, Spagna e Germania, dopo i valori sotto le attese registrati in Francia. Questi risultati potrebbero aprire la strada a uno o più tagli dei tassi da parte della BCE.

Negli Stati Uniti, invece, si attende il dato sui prezzi al consumo di aprile, considerato l’indicatore preferito dalla Federal Reserve. Questi dati potrebbero influenzare le future mosse di politica monetaria.

Prossima puntata martedì 3 aprile. 

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria