TEMI CALDI

Usa-Cina, riprendono i negoziati in vista dell’incontro Trump–Xi

Stati Uniti e Cina tornano al dialogo prima dell’incontro Trump–Xi Jinping. Focus su terre rare, geopolitica, inflazione USA e rating europei: una settimana chiave per i mercati globali.

Caffè con Cesarano ristretto cover

Tra negoziati USA-Cina, nuove tensioni geopolitiche e dati macroeconomici rilevanti, la settimana si preannuncia densa di appuntamenti cruciali. Gli investitori guardano a Trump e Xi Jinping come possibile punto di svolta per gli equilibri globali, mentre l’Europa attende i verdetti delle agenzie di rating e i dati su inflazione e crescita.

Ritorno al dialogo tra Washington e Pechino

Dopo settimane di tensione tra Stati Uniti e Cina, qualcosa si muove sul fronte diplomatico. Pechino ha recentemente bloccato l’esportazione di 12 su 17 terre rare, materiali cruciali per la produzione tecnologica e manifatturiera. Ora, la sottosegretaria al Tesoro statunitense Be7 ha ripreso i colloqui con le controparti cinesi in vista dell’atteso incontro tra Donald Trump e Xi Jinping, previsto per il 29 ottobre.

Dietro la disputa commerciale si nasconde una partita geopolitica più ampia: gli Stati Uniti stanno intensificando la propria influenza in America Latina, con interventi in Venezuela e pressioni sul governo colombiano. Ufficialmente per il narcotraffico, ma con l’obiettivo di riaffermare la presenza americana nel continente. Attualmente, circa 10.000 marines sono schierati nel Mar dei Caraibi, soprattutto in prossimità del Venezuela.
 

Terre rare e nuova strategia industriale cinese

La Cina utilizza la leva commerciale per ottenere vantaggi strategici, imponendo maggiori controlli sulle esportazioni di terre rare. Questi materiali sono fondamentali per l’industria automobilistica e tecnologica statunitense, e i primi segnali di difficoltà produttive negli USA iniziano a emergere.

Contestualmente, Pechino si prepara a varare il suo nuovo piano quinquennale durante il plenum del Partito Comunista, in programma questa settimana a porte chiuse. Le anticipazioni parlano di una crescita attesa al 5% e di un rafforzamento del ruolo cinese nella tecnologia e intelligenza artificiale, aree considerate prioritarie per la leadership globale.
 

Trump, Ucraina e pressioni geopolitiche

Emergono intanto indiscrezioni su un confronto teso tra Trump e Zelensky, durante il quale l’ex presidente USA avrebbe esercitato forti pressioni affinché Kiev accetti le condizioni di Mosca. Un segnale della volontà americana di chiudere rapidamente la crisi ucraina per concentrarsi su altre aree strategiche, come l’Asia e l’America Latina.
 

Banche regionali e liquidità: la Fed pronta a intervenire

Nel frattempo, tornano sotto osservazione le banche regionali statunitensi, dopo i segnali di tensione della scorsa settimana. La Federal Reserve si è detta pronta a garantire liquidità immediata, come già avvenne nel marzo 2023. Le difficoltà derivano dai prestiti concessi a fondi del cosiddetto shadow banking, cioè istituti non regolamentati che operano in settori ad alto rischio e alto rendimento.
 

I dati macro della settimana: inflazione USA e PMI europei

Questa settimana sarà cruciale anche sul fronte macroeconomico. Negli Stati Uniti è atteso il dato sull’inflazione, mentre in Europa arriveranno i PMI preliminari di ottobre. Tra le trimestrali più attese figurano Netflix e Tesla, che offriranno spunti sullo stato dell’economia reale.
 

BTP Valore e rating sovrani: Italia e Francia sotto i riflettori

In Italia si apre la settimana del collocamento del BTP Valore, in un contesto favorevole per il nostro Paese. L’agenzia DBRS ha confermato il rating dell’Italia a “BBB (low)” con outlook stabile, mentre la Francia ha subito un declassamento inatteso da parte di Scope Ratings e Fitch. Due downgrade che potrebbero spingere alcuni fondi a trasferire liquidità verso i titoli italiani, favorendo un restringimento dello spread BTP-Bund.

Venerdì prossimo è attesa la decisione di Moody’s sulla Francia, mentre per l’Italia l’aggiornamento arriverà il 21 novembre — una data chiave per i mercati obbligazionari europei.
 


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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria