USA ai massimi: ecco cosa spinge i listini al top
Wall Street tocca nuovi record grazie all’accordo del G7 sull’abolizione della minimum tax e ai progressi sulla legge USA per il taglio delle tasse. Focus della settimana su lavoro e inflazione.

Cosa sta alimentando l’euforia di Wall Street? Tra decisioni storiche del G7 e novità fiscali dagli Stati Uniti, i mercati brindano. Scopri i motivi dietro il rally e cosa aspettarti nei prossimi giorni.
G7 e la svolta sulla tassazione globale
I listini azionari statunitensi hanno toccato nuovi massimi storici grazie a una serie di notizie positive. Tra queste, spicca l’accordo raggiunto al G7 per eliminare la Global Minimum Tax sulle multinazionali. Una misura che avrebbe penalizzato in particolare le aziende statunitensi e che era fortemente osteggiata Donald Trump.
Anche il Canada, inizialmente contrario, ha scelto di allinearsi alla nuova linea, aprendo così la strada a nuovi negoziati commerciali con gli Stati Uniti.
Taglio delle tasse: il Senato USA pronto al via libera
Un'altra spinta positiva per i mercati arriva dal fronte fiscale. Il Senato USA è vicino alla riconciliazione del testo con la Camera sulla legge sul taglio delle tasse, che prevede un impatto sul deficit di circa 3.300 miliardi di dollari in dieci anni, ossia 1.000 miliardi in più rispetto alla stima iniziale.
Investitori esteri più tutelati
Notizia rilevante per gli investitori globali: su richiesta del Tesoro, verrà eliminata la clausola che penalizzava i residenti in paesi ritenuti “fiscalmente scorretti”. Con la fine della Global Minimum Tax, questa norma non avrebbe più senso di esistere, rendendo così più attrattivi gli asset statunitensi per gli investitori esteri.
La settimana dei dati chiave: focus su lavoro e inflazione
Nonostante la chiusura dei mercati USA venerdì per la festività del 4 luglio (Independence Day), i prossimi giorni saranno ricchi di dati rilevanti.
Occupazione USA sotto i riflettori
Mercoledì sarà pubblicato il JOLTS report relativo all’offerta di lavoro (maggio), mentre giovedì arriverà il dato sul tasso di disoccupazione (giugno).
Inflazione e segnali dalle banche centrali
Attesi anche i dati sull’inflazione preliminare di giugno in area euro e gli ISM manifatturiero e servizi dagli Stati Uniti. Infine, occhi puntati sul simposio della BCE a Sintra, dove si cercheranno indicazioni su eventuali tagli dei tassi entro fine anno, attualmente previsti dal mercato sia per la BCE che per la Fed.
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