Trump, tregua sui dazi in cambio di acquisti di Treasury USA
Trump sospende per 90 giorni i dazi ai Paesi non ostili e li aumenta verso la Cina. Boom di domanda estera ai Treasury USA, Borse in rialzo e oro ai massimi storici.

Oggi tre temi principali: le nuove mosse di Trump in tema di dazi, le implicazioni che queste potrebbero avere sui mercati finanziari, e infine gli eventi chiave attesi nella giornata, come il dato sull’inflazione statunitense e un’importante asta di titoli di Stato.
Trump congela i dazi (ma non per tutti)
Pausa di 90 giorni: un segnale strategico
La prima notizia significativa riguarda la decisione di Trump di sospendere per 90 giorni i dazi doganali, ma con un’importante distinzione. La sospensione, infatti, si applicherà solo ai Paesi che non hanno adottato misure ritorsive nei confronti degli Stati Uniti. Per tutti gli altri, resta in vigore l’aliquota minima del 10% stabilita dall’ex presidente.
Dazi aumentati contro la Cina
In parallelo, gli Stati Uniti hanno aumentato i dazi verso la Cina, segnando una linea di frattura ancora più netta. La mossa non è casuale: ha il sapore di un messaggio politico ben preciso. Trump vuole dimostrare di poter fare a meno della Cina come acquirente dei suoi titoli di Stato, grazie al rinnovato interesse del resto del mondo verso i Treasury americani. Questo gesto ha tutta l’aria di essere sia una pressione negoziale sia una dimostrazione di forza.
Il vero obiettivo: sostenere il mercato dei Treasury
Una risposta alle turbolenze obbligazionarie
Dietro questa decisione politica si nasconde una motivazione economica ben più concreta. Negli ultimi giorni si sono registrate forti tensioni sul mercato obbligazionario statunitense, che hanno messo a rischio il regolare rifinanziamento del debito pubblico. Dopo la pandemia e la guerra in Ucraina, molti Stati, tra cui gli USA, presentano un rapporto debito/PIL superiore al 100%. In questo contesto, è fondamentale che il meccanismo di rifinanziamento non si inceppi.
Un patto tacito con il mondo?
Cesarano ipotizza l’esistenza di un accordo tacito tra gli Stati Uniti e gli investitori esteri: sostenete le aste dei titoli di Stato e in cambio otterrete un allentamento delle tensioni commerciali. Un’ipotesi che trova conferma nei numeri. Nell’asta dei Treasury a 10 anni, si è registrato un vero e proprio record storico, con l’88% di sottoscrizioni provenienti dall’estero. E poco dopo, Trump ha annunciato la sospensione dei dazi.
Un gesto che potrebbe essere letto come una "libertà vigilata", perché ogni nuova asta verrà attentamente monitorata. La prossima, prevista per stasera, riguarda i Treasury a 30 anni per un ammontare di 22 miliardi di dollari. Gli occhi saranno puntati, ancora una volta, sulla percentuale di partecipazione estera.
Impatti immediati sui mercati
Borse in festa, ma con prudenza
La reazione dei mercati azionari è stata immediata e positiva. La sospensione dei dazi è stata interpretata come un segnale di apertura e volontà negoziale da parte di Trump. Tuttavia, l’inasprimento verso la Cina suggerisce che il clima di tensione commerciale non è affatto superato.
La Cina pronta a reagire
Pechino, dal canto suo, potrebbe rispondere con un aumento degli stimoli fiscali e monetari per contrastare l’effetto negativo delle nuove misure. Gli Stati Uniti rappresentano infatti un mercato di sbocco cruciale per l’export cinese, e la stretta americana non passerà inosservata.
Nel frattempo, anche in Europa ci sono novità. In Germania si è formato il nuovo governo, con la nomina di un ministro delle Finanze che sembra avere anche competenze in ambito difensivo. Un dettaglio che potrebbe assumere rilevanza strategica nei prossimi mesi.
Oggi sotto i riflettori: inflazione USA e nuova asta
Inflazione USA alle 14:30
Nel corso della giornata odierna, due appuntamenti si preannunciano cruciali. Il primo è il dato sull’inflazione statunitense di marzo, atteso alle 14:30. Si tratta di un’informazione che, in condizioni normali, avrebbe un impatto macroeconomico rilevante. Ma nel contesto attuale, assume una valenza ancora più delicata.
Se il dato sull’inflazione dovesse risultare più alto delle attese, potrebbe innescare nuove turbolenze sui mercati obbligazionari, proprio nel momento in cui si cerca di raffreddare le tensioni.
L’asta dei Treasury a 30 anni
Il secondo appuntamento da monitorare è l’asta dei Treasury a 30 anni, prevista per le ore 19:00. Sarà un nuovo test per verificare se il “patto tacito” tra gli Stati Uniti e gli investitori internazionali continuerà a funzionare. Il focus sarà, ancora una volta, sulla partecipazione estera all’emissione.