Trump tra pressione politica e consenso popolare: quale via sceglierà?

Trump firma i piani per un attacco all’Iran ma prende tempo, frenato dall’opinione pubblica. Mercati attendisti, petrolio in lieve tensione. La Fed resta prudente sui tassi.

Caffè con Cesarano ristretto cover

Donald Trump ha firmato i piani per un attacco contro l’Iran, ma non ha ancora dato l’ordine operativo. Una scelta strategica che mira a fare pressione su Teheran senza perdere il consenso di un elettorato sempre più contrario alla guerra. In questo scenario, i mercati restano cauti e la Federal Reserve conferma un atteggiamento attendista.

Pressione sull’Iran, ma gli USA restano fermi

Trump alza il livello dello scontro, ma senza passare all’azione. L’obiettivo è costringere l’Iran a tornare al tavolo sul nucleare. Tuttavia, solo il 15% degli elettori repubblicani sostiene un attacco, mentre la maggioranza preferisce un negoziato.

Mercati in attesa: petrolio sensibile, Wall Street stabile

Lo S&P 500 resta fermo intorno ai 6000 punti, mentre i tassi sul decennale USA si muovono tra il 4,25% e il 4,30%. Il petrolio, invece, è più reattivo: il Brent è a quota 77 dollari e resta vulnerabile a possibili tensioni nello Stretto di Hormuz.

La Fed prende tempo

La Federal Reserve mantiene i tassi invariati e rivede al ribasso le stime di crescita, alzando quelle sull’inflazione. La previsione attuale resta di due tagli entro fine anno, ma crescono i membri del board che non vogliono toccare i tassi nel 2025.

Oggi mercati chiusi per festività

Wall Street è chiusa per il Juneteenth. Intanto, l’attenzione resta alta sul fronte geopolitico e sull’iter di approvazione della legge sul taglio delle tasse, con scadenza al 4 luglio.

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria