Trump–Putin in Alaska e l’attesa per Powell

In Alaska Trump e Putin senza svolta, ora l’attesa è per Powell a Jackson Hole: tassi USA, consumi e Cina al centro. Un solo taglio Fed a settembre, retail e liquidità asiatica sotto osservazione.

Caffè con Cesarano ristretto cover

Un tappeto rosso, dieci minuti nella stessa auto e una conferenza stampa avara di dettagli. L’incontro in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin ha lasciato più domande che risposte. Intanto, gli occhi si spostano su Jerome Powell e sul suo atteso intervento a Jackson Hole: è qui che si gioca la partita delle aspettative sui tassi USA.

Alaska: incontro senza svolta, ma segnali da non ignorare

Nessuna tregua annunciata e pochi elementi concreti: l’appuntamento in Alaska, pur scenografico, non ha prodotto una roadmap pubblica. Trump punta a un incontro a tre con Zelensky entro la settimana; per ora, l’effetto sui listini è rimasto limitato, con petrolio Brent intorno a 66 $/barile.

Powell a Jackson Hole: taglio a settembre sì, ma uno solo

Venerdì ore 16:00 italiane prende la parola Powell. Dopo i dati USA su prezzi alla produzione e vendite al dettaglio di luglio migliori delle attese, il mercato ha ridimensionato l’idea di un allentamento aggressivo: oggi lo scenario di base è un solo taglio il 17 settembre, non più due. Powell ha segnalato cautela: l’impatto dei tassi su crescita e inflazione resta un dilemma.

Perché interessa agli italiani

I tassi USA guidano il costo del denaro globale: dalle valutazioni azionarie ai mutui variabili, fino all’euro/dollaro. Un messaggio più “morbido” o più “falco” a Jackson Hole può cambiare rapidamente aspettative e prezzi.

Consumi USA: retail in primo piano (Walmart, Amazon)

Spesa resistente sui beni essenziali, spinta anche dalle promo online. Focus sui retailer: Walmart in evidenza, mentre i servizi (ristoranti, tempo libero) restano più tiepidi. Resta aperto il tema dazi: quanto dei costi verrà trasferito ai prezzi finali?

Cina: liquidità in aumento e rimbalzo degli indici domestici

Aggregati monetari M1/M2 in forte crescita a luglio e correlazione storica con gli indici locali: il CSI 300 torna a muoversi. Per chi guarda all’Asia, il segnale di liquidità è il driver da seguire.


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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria