Trump insiste sulla stretta sui dazi

Trump conferma il pugno duro sui dazi, deludendo i mercati. Attesa per la risposta dell’Ue, oggi riuniti i ministri del commercio. In settimana focus su inflazione Usa e trimestrali bancarie.

Caffè con Cesarano ristretto cover

Nel consueto aggiornamento del “Caffè Ristretto” del 7 aprile 2025, Antonio Cesarano – Chief Global Strategist di Intermonte – offre una panoramica essenziale ma incisiva su quanto sta accadendo sui mercati finanziari. Al centro dell’attenzione ci sono le nuove mosse di Trump sui dazi, le reazioni globali, in particolare dalla Cina, e gli sviluppi attesi in settimana, tra inflazione USA e l’avvio delle trimestrali.

Trump non arretra: “La medicina va presa tutta insieme”

Nessuno sconto sui dazi: è questo il messaggio chiaro lanciato da Donald Trump e dalla sua amministrazione. Nonostante le attese dei mercati di una possibile dilazione o riduzione delle nuove misure commerciali, l’ex presidente ha confermato la linea dura, ribadendo la necessità di una cura “amara ma efficace”.

Scott Bessent, Segretario al Tesoro, ha minimizzato le ripercussioni negative: “Non vedo una recessione all’orizzonte. Il calo dei mercati è un effetto una tantum, così come l’impatto sull’inflazione.” Tra i possibili segnali positivi, Bessent cita la discesa del prezzo del petrolio e dei rendimenti decennali, con effetti favorevoli sui mutui.

Anche Howard Lutnick, Segretario al Commercio, ha difeso la strategia dell’amministrazione. Ma i mercati sembrano pensarla diversamente.

I mercati reagiscono: niente aiuti da Fed e Casa Bianca

A rendere più tesa la situazione è anche l’atteggiamento della Federal Reserve. Il presidente Jerome Powell ha dichiarato venerdì scorso: “Non ho fretta di intervenire sui tassi. C’è ancora il rischio di pressioni inflazionistiche.”

Il risultato? Forte pressione al ribasso sugli indici, con il future dell’S&P 500 che ha toccato i 4800 punti, esattamente il 50% del ritracciamento dal rally post-2022.

Volatilità in aumento: segnali di stress ma anche spunti di rimbalzo?

L’indice di volatilità VIX a breve termine è salito ben oltre quello a sei mesi, segnalando forte stress di breve periodo. In passato, configurazioni simili sono spesso state un segnale contrarian di un possibile rimbalzo. Ma questa volta lo scenario è nuovo e complesso.

Cina e Regno Unito reagiscono: contromisure in arrivo

Sul fronte internazionale, la Cina ha annunciato nuove manovre di stimolo ai consumi, per contenere l’impatto negativo delle misure statunitensi. Anche il Regno Unito sembrerebbe intenzionato a seguire una strategia simile.

Oggi l’UE in riunione: quale sarà la linea comune?

Un punto chiave sarà la riunione dei ministri del Commercio dell’Unione Europea, attesa oggi. Le domande che si pongono i mercati sono:

  • La reazione sarà coesa o frammentata?

  • L’Europa cercherà un approccio soft o adotterà contromisure decise?

Settimana decisiva: inflazione USA e trimestrali bancarie

Oltre al tema dazi, il calendario economico prevede due appuntamenti cruciali:

  • Dati sull’inflazione statunitense di marzo

  • Inizio della stagione delle trimestrali, con focus sul settore bancario a partire da venerdì

Questi elementi saranno fondamentali per capire se e quanto l’economia USA stia già scontando gli effetti delle nuove politiche commerciali.

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