Trump congela i dazi, Fed monitora i mercati obbligazionari

Trump concede esenzioni sui dazi, ma avverte: potrebbero essere temporanee. La Fed, allertata dalle tensioni sui Treasury, resta vigile. In arrivo asta a 20 anni, discorso di Powell e BCE.

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L’intreccio tra dazi, obbligazioni e politica monetaria: i nuovi equilibri sui mercati globali

I mercati finanziari si muovono tra segnali contrastanti, tensioni geopolitiche e nuove strategie monetarie. Dalla questione dei dazi USA alla Cina, fino alla crescente attenzione della Federal Reserve per le dinamiche del mercato obbligazionario, gli investitori si trovano a navigare scenari complessi ma carichi di indicazioni cruciali. In questa analisi esploriamo tre temi centrali: l’evoluzione della politica commerciale statunitense, le tensioni sui Treasury e le attese chiave per la settimana in corso.

Dazi USA: tra esenzioni temporanee e pressione negoziale su Pechino

Donald Trump ha annunciato l’esclusione di alcune categorie di prodotti tecnologici, tra cui telefonini e semiconduttori, dai nuovi dazi imposti nel quadro della guerra commerciale. Tuttavia, la misura potrebbe essere solo temporanea: il presidente ha chiarito che tali prodotti potrebbero essere reinseriti nel pacchetto di tariffe, non più come dazi “reciproci” ma come misure mirate per singoli settori.

Una mossa tattica per aprire al negoziato

L’azione appare orientata a sollecitare una risposta negoziale dalla Cina, segnalando la disponibilità degli Stati Uniti a trattare, pur mantenendo alta la pressione. La strategia sembra quella di offrire un’apertura limitata per stimolare un ritorno al tavolo delle trattative, lasciando però intatta la minaccia di una possibile escalation.

Treasury USA: segnali anomali e sospetti di pressioni cinesi

Il secondo elemento cruciale riguarda il mercato obbligazionario statunitense, dove si osservano anomalie nei rendimenti. In particolare, il decennale USA mostra un aumento, mentre il Bund tedesco si muove in senso opposto, accentuando le distonie tra le due curve.

Possibile influenza cinese sui mercati

C’è il sospetto di un’azione della Cina sul mercato dei Treasury, forse una ritorsione indiretta sul piano finanziario alla guerra commerciale. In questo contesto, cresce l’attenzione verso le prossime aste di titoli di Stato USA, considerate un termometro della fiducia globale verso il debito americano.

Fed pronta a intervenire

Le tensioni sul comparto obbligazionario hanno spinto la Federal Reserve a esprimere preoccupazione. La presidente della Fed di Boston ha dichiarato che la banca centrale è pronta a usare “tutto l’armamentario” disponibile per intervenire, non solo sui tassi, ma anche con nuove misure di quantitative easing, se necessario. Un’eventuale mossa espansiva avrebbe impatti diretti su dollaro, azioni e sull’oro, che continua a registrare nuovi massimi storici.

Cosa attendersi dalla settimana: aste, banche centrali e trimestrali

L’agenda economica dei prossimi giorni si preannuncia densa di appuntamenti chiave per i mercati.

Asta del 20 anni USA e discorso di Powell

Mercoledì è prevista un’asta da 13 miliardi di dollari sul titolo USA a 20 anni, evento che sarà osservato con attenzione per cogliere segnali sulla domanda estera di Treasury. A seguire, è atteso un discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, che potrebbe offrire ulteriori indizi sulle mosse future della banca centrale.

Attesa per la BCE: verso un taglio dei tassi?

Il momento clou sarà la riunione della Banca Centrale Europea, da cui il mercato si aspetta con quasi certezza un taglio dei tassi di 25 punti base. Il taglio si inserisce in una strategia più ampia che prevede fino a tre riduzioni entro fine anno, con l’obiettivo di sostenere la crescita economica in un contesto reso fragile dalla questione dei dazi e dalle incertezze geopolitiche.

In arrivo le trimestrali USA

Inizia inoltre la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, con particolare attenzione al settore bancario. I dati più rilevanti arriveranno la prossima settimana, ma gli analisti già si preparano a valutare l’impatto di tassi elevati, rallentamento economico e tensioni internazionali sui bilanci delle big bank.

In conclusione

I mercati si muovono in un delicato equilibrio tra aperture diplomatiche e pressioni finanziarie. L’evoluzione della strategia USA sui dazi, i segnali anomali nel mercato obbligazionario e le prossime mosse delle banche centrali saranno gli elementi chiave da monitorare per interpretare i trend globali e orientare le scelte di investimento.

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