Trump duro sui dazi, Bessent: attenzione alle reazioni

Trump sceglie la linea dura sui dazi, imponendo aliquote mirate. La Cina subisce il colpo più pesante, con tariffe al 54%, vicine al 60% minacciato in campagna. Ora si attende la risposta globale.

Caffè con Cesarano ristretto cover

L’annuncio di Donald Trump sui nuovi dazi ha scosso i mercati globali, dando il via a una possibile fase di ritorsioni tra le economie mondiali. Vediamo nel dettaglio l’approccio scelto dall’amministrazione statunitense, l’impatto sulle borse e cosa ci aspetta nelle prossime settimane.

I nuovi dazi di Trump

Una strategia aggressiva

Trump ha reso nota la sua strategia commerciale applicando dazi differenziati per ogni paese o area economica. Il criterio adottato è stato uno “sconto” del 50% rispetto al danno che, secondo l’amministrazione americana, ogni nazione avrebbe inflitto all’economia USA.

I paesi colpiti

Non si tratta solo di una quindicina di paesi, come inizialmente dichiarato dal Segretario di Stato, ma di un numero molto più ampio. Alcuni dati chiave:

  • Cina: dazi aggiuntivi del 34%, che si sommano al 20% già imposto, portando l’aliquota complessiva al 54%, vicino al 60% promesso da Trump in campagna elettorale.

  • Unione Europea: 20%.

  • Regno Unito, Brasile, Argentina, Australia: 10%.

Questi numeri confermano l’intenzione di Trump di adottare una linea dura e senza compromessi.

Le reazioni dei mercati

Calo delle borse e impatto sui tassi

L’annuncio ha avuto un effetto immediato sui mercati:

  • Indici azionari in calo, segno di preoccupazione per le conseguenze economiche.

  • Tassi d’interesse in discesa, specialmente negli Stati Uniti, a causa delle aspettative di un rallentamento economico.

  • Deprezzamento del dollaro, influenzato dall’abbassamento dei tassi USA rispetto a quelli europei.

La Federal Reserve potrebbe rispondere con fino a quattro tagli dei tassi nel 2025, per contrastare il possibile rallentamento dell’economia.

Le prossime mosse: escalation o negoziati?

Aprile: il mese delle ritorsioni?

Dopo mesi di escalation e minacce, aprile potrebbe essere il momento delle contromosse. Il Segretario al Tesoro USA ha avvertito gli altri paesi: eventuali reazioni ai dazi potrebbero scatenare nuove misure restrittive da parte degli Stati Uniti. Questo scenario potrebbe rendere il mese particolarmente turbolento per i mercati.

Dati economici chiave in arrivo

Questa settimana saranno pubblicati due indicatori cruciali per valutare lo stato dell’economia USA:

  • Indice del settore dei servizi, che copre i due terzi dell’economia americana.

  • Dati sul mercato del lavoro di marzo, per capire se il numero di occupati sta calando, segnale di un possibile rallentamento economico.

Scegli la tua piattaforma e ascolta il podcast