Si allenta la tensione, parola al 'buono' Bessent

L'inflazione USA sotto le attese ha calmato i mercati, scossi da timori inflattivi e dai dazi di Trump. Intanto il petrolio cresce per: attesa per vendite al dettaglio e Tesoro USA.

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Inflazione USA, tensioni sul petrolio e appuntamenti cruciali del giorno. Ecco i temi principali che analizziamo oggi, con uno sguardo ai dati economici, alle dinamiche del petrolio e alle attese per gli interventi del Tesoro americano.

Inflazione USA: un segnale di sollievo per i mercati

L'inflazione statunitense si è rivelata leggermente al di sotto delle attese, con un contributo significativo dalla componente core (al netto di alimentari ed energia). Questo dato ha contribuito a calmare le tensioni sui mercati, già provati da una serie di dati macroeconomici robusti e dalle dichiarazioni di Trump, che hanno alimentato incertezza e timori per il futuro.

L’effetto immediato è stato visibile sui mercati finanziari: tassi d’interesse in calo, borse in recupero e un euro che ha tentato di superare la soglia di 1,03 rispetto al dollaro, per poi assestarsi lievemente sotto tale livello.

Petrolio sotto pressione: tensioni e scorte ai minimi

Il petrolio continua la sua corsa al rialzo, spinto da due fattori principali:

  1. Sanzioni statunitensi sui vettori russi, che riducono l'offerta globale.
  2. Scorte di petrolio statunitensi ai minimi storici, segno di una domanda superiore al previsto.

Attualmente, il Brent si aggira intorno agli 82 dollari al barile, con uno spread di circa 6 dollari tra il prezzo spot e quello a sei mesi. Questo scenario riflette una tensione nel breve termine, con punte che potrebbero portare il Brent a superare nuovamente i 90 dollari.

Tale dinamica potrebbe influenzare la politica monetaria: sebbene la probabilità di un secondo taglio dei tassi da parte della Fed entro fine anno sia aumentata, gli operatori restano prudenti, attribuendo circa il 50% di possibilità a questa ipotesi.

Vendite al dettaglio USA e intervento del Tesoro

Tra gli eventi da seguire oggi spiccano:

  • I dati sulle vendite al dettaglio statunitensi di dicembre, che offriranno un’indicazione sulla forza dei consumatori americani.
  • I risultati trimestrali di grandi banche come Bank of America e Morgan Stanley.
  • L'intervento del ministro del Tesoro USA (nominato da Trump), previsto per le 16:30 ora italiana. Durante l'audizione al Senato, si attendono chiarimenti su temi chiave come la spesa pubblica, il dollaro e i dazi.

La giornata odierna offre spunti cruciali per comprendere le dinamiche economiche globali, con mercati influenzati dall’inflazione, dal petrolio e da eventi politici chiave. 

Mercati globali: l'Europa batte gli USA

Da inizio anno, gli indici azionari statunitensi registrano guadagni tra l’1% e l’1,5%, ma l’area euro fa meglio, segnando un +3%. A trainare la performance europea sono principalmente il settore bancario e quello energetico.

 

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria