Shutdown scongiurato? Dietro le quinte dell’accordo americano

Tregua sullo shutdown USA: il Senato riapre uffici e finanzia sussidi alimentari. Borse positive, attesa l’inflazione e la trimestrale Nvidia, focus su liquidità e politica Fed.

Caffè con Cesarano ristretto cover

Tregua sullo shutdown negli Stati Uniti: le Borse rispondono positivamente

Lo shutdown negli Stati Uniti sembra giungere a una tregua importante. Il Senato ha espresso un voto positivo per procedere a un accordo che potrebbe riaprire gli uffici pubblici non essenziali, una notizia attesissima da consumatori e mercati finanziari. La possibile riapertura degli uffici fino al 30 gennaio 2026, unita al ripristino di linee di finanziamento essenziali come i buoni pasto SNAP, evidenzia un segnale positivo per l’economia americana.

Cosa significa lo shutdown e le conseguenze per i consumatori

Dal primo ottobre 2025, data di inizio del nuovo anno fiscale negli Stati Uniti, il Congresso non è riuscito a votare una legge di bilancio, causando la chiusura degli uffici pubblici non essenziali e il blocco di pagamenti fondamentali. Tra questi spicca lo SNAP, un programma di sussidi alimentari che garantisce 6 dollari al giorno a 42 milioni di americani in difficoltà, un indicatore chiave delle disuguaglianze sociali negli USA.

Accordo preliminare e prospettive politiche

L’accordo raggiunto prevede non solo la riapertura temporanea degli uffici ma anche l'impegno dei repubblicani a valutare entro metà dicembre la proroga dei sussidi per le polizze sanitarie legate all’Obamacare, un tema caldissimo per l’amministrazione democratica. La legge di bilancio, ratificata a luglio sotto la presidenza Trump, potrebbe così vedere la conflittualità politica mitigata da un compromesso su spese pubbliche e sussidi.

Impatti economici e reazioni dei mercati

Questa nuova liquidità sbloccata dovrebbe favorire il pagamento degli arretrati ai dipendenti pubblici, riprendere l’erogazione dei buoni pasto e sostenere i sussidi agli agricoltori, fortemente penalizzati dalle tensioni commerciali con la Cina, primo mercato di sbocco della soia americana.

Le borse ne hanno subito risentito positivamente: il Nasdaq Futures ha registrato un aumento di circa l’1%, riflettendo l’ottimismo degli investitori di fronte a un possibile superamento della crisi politica.

La sfida dell’Intelligenza Artificiale e la liquidità nel mercato

Nonostante la tregua sullo shutdown, permane il dibattito sull’eccesso di investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale, con aziende come Oracle che si indebitano emettendo bond per finanziare progetti troppo ambiziosi in rapporto ai cash flow generati. Questo leva dubbi sulla sostenibilità di tali strategie, soprattutto in uno scenario di ridotta liquidità nel sistema.

Fed e Quantitative Easing: prospettive di politica monetaria

La Federal Reserve sembra pronta a intervenire se la liquidità continuerà a calare. Lo ha ribadito il presidente della Fed di New York, Williams, suggerendo un possibile avvio di un nuovo quantitative easing per sostenere i mercati finanziari. Tale mossa potrebbe contribuire a stabilizzare la situazione finanziaria, pur in presenza di qualche turbolenza a breve termine.

Attese per i prossimi dati e eventi chiave

Nel corso della settimana si attende con molta attenzione il dato sull’inflazione statunitense, essenziale per le politiche economiche e l’indicizzazione di fondi pubblici. Inoltre, il prossimo 19 novembre sarà un momento cruciale con la trimestrale di Nvidia, la società con la più alta capitalizzazione al mondo, evento che potrebbe influenzare significativamente l’andamento dei mercati tecnologici.

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria