Tassi a lungo termine in forte rialzo dopo i piani tedeschi

I mercati reagiscono a tre eventi chiave: l'imposizione dei dazi su Canada e Messico, il maxi-piano infrastrutturale tedesco e le attese per la riunione della BCE.

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Dazi: tra minacce, fatti e rinvii

Dopo settimane di minacce, gli Stati Uniti hanno ufficialmente imposto dazi su Canada e Messico, sebbene in maniera selettiva. In particolare, l'applicazione dei dazi sulle importazioni di auto dai due Paesi è stata posticipata di un mese, con il Messico particolarmente colpito dalle nuove misure.

L'attenzione ora si sposta al 2 aprile, quando l'amministrazione Trump dovrebbe implementare un'imposta del 25% sulle automobili importate dall’Unione Europea. Tuttavia, ci sono segnali che questa misura possa estendersi anche ad altri beni, rendendo la situazione ancora più complessa per il commercio globale.

Germania: maxi-piano da 500 miliardi e il nodo del debito

Berlino ha annunciato un ambizioso piano da 500 miliardi di euro per le infrastrutture da realizzare nei prossimi dieci anni. Accanto a questo progetto, il governo tedesco sta valutando di escludere dal calcolo del deficit alcune spese militari, che potrebbero aggirarsi tra i 45 e i 50 miliardi di euro.

Questo piano, proposto dal premier designato Friedrich Merz, potrebbe essere discusso già la prossima settimana dal Parlamento uscente, prima ancora dell'insediamento del nuovo esecutivo previsto per il 24 marzo. Tuttavia, il finanziamento di tali misure comporta un aumento della pressione sui tassi d’interesse, con il BTP decennale italiano che ha raggiunto il 4%.

BCE: atteso il taglio dei tassi

La riunione della Banca Centrale Europea di oggi sembra destinata a concludersi con un taglio dei tassi d’interesse, una mossa ampiamente prevista dai mercati. Tuttavia, l’attenzione si concentra ora su cosa accadrà dopo: ci sarà una pausa nelle manovre della BCE o seguiranno ulteriori interventi?

Le variabili chiave per la BCE:

  • I piani di spesa della Germania, che potrebbero influenzare la stabilità finanziaria dell’Eurozona.

  • Le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, con i dazi di Trump sull’UE che incombono dal 2 aprile.

  • Le possibili contromisure dell’Unione Europea, che potrebbe rispondere con politiche economiche più aggressive.

Cina tra crescita e intelligenza artificiale

Oltre agli eventi in Europa e Nord America, la Cina resta sotto i riflettori. Il governo di Pechino potrebbe annunciare nuove misure a supporto dei consumi, mentre ha fissato un obiettivo di crescita del 5% per il 2025.

Sul fronte tecnologico, Alibaba ha presentato novità sull’intelligenza artificiale, con un impatto immediato sui mercati: il titolo del colosso cinese è balzato dell’8%.

L’attuale scenario economico globale è segnato da tensioni commerciali, piani espansivi e manovre delle banche centrali. I prossimi giorni saranno decisivi per capire l’evoluzione di questi fattori e il loro impatto sui mercati finanziari.

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria