Moody's taglia il rating USA le possibili conseguenze

Moody’s taglia il rating USA per l’aumento del deficit e del debito. La decisione riflette un deterioramento dei conti pubblici e solleva interrogativi sull’affidabilità fiscale americana.

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Moody’s ha ridotto di un notch il rating sul debito statunitense, una decisione che si inserisce in un contesto economico e politico complesso. In questo articolo analizziamo le ragioni del downgrade, gli effetti sui mercati finanziari, le mosse della politica americana, il ruolo delle agenzie di rating e i prossimi eventi chiave da monitorare, tra cui l'asta dei Treasury a 20 anni e la decisione di Moody's sull'Italia.

Perché Moody’s ha tagliato il rating degli Stati Uniti

Il downgrade è stato motivato da un peggioramento dei conti pubblici USA. In particolare, Moody’s prevede un rapporto deficit/PIL al 9% entro il 2035, rispetto all’attuale 6,7%. Le prospettive di aumento del debito federale e del deficit di bilancio hanno spinto l’agenzia a intervenire, dopo che già S&P nel 2011 e Fitch nell’agosto 2023 avevano declassato il rating americano.

Effetti storici e scenario attuale sui mercati

Il precedente del 2023

Dopo il taglio di Fitch nell’agosto 2023, si registrò un rialzo dei tassi e una penalizzazione dei listini azionari fino a ottobre. Tuttavia, da quel momento in poi l’azionario USA recuperò posizionandosi oltre i livelli di partenza.

Contesto di mercato attuale

Oggi la situazione si presenta diversa: gli asset manager risultano ancora cauti sull’azionario, con una partecipazione limitata al rally iniziato ad aprile. Solo nell’ultima settimana si sono visti afflussi significativi. Parallelamente, le aziende USA dispongono di oltre 500 miliardi di dollari in buyback annunciati nei primi cinque mesi dell’anno.

Implicazioni politiche: il dibattito fiscale negli USA

Il downgrade di Moody’s arriva in un momento delicato per il Congresso americano, impegnato nel dibattito sulla legge di taglio delle tasse, parte del programma economico di Donald Trump. La proposta incontra resistenze interne: da un lato chi vuole tagli fiscali più aggressivi, dall’altro chi spinge per rigore di bilancio e nuove forme di tassazione sulla fascia più ricca.

Venerdì scorso, la proposta non ha ottenuto i voti necessari per avanzare in Commissione. Trump ha esortato i Repubblicani a procedere più rapidamente, mentre il downgrade può offrire un ulteriore argomento a favore dei fautori della disciplina fiscale.

La posizione del Tesoro USA

Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha commentato il downgrade definendo le agenzie di rating come "indicatori in ritardo", sottolineando che l’attuale quadro fiscale è un’eredità dell’amministrazione Biden che l’attuale leadership intende correggere.

Treasury e prospettive sul mercato obbligazionario

Il focus immediato degli investitori si sposta ora sul mercato dei Treasury, in particolare sull’asta dei titoli a 20 anni prevista per mercoledì. Il comparto obbligazionario sarà osservato speciale per cogliere segnali di stress o cambi di tendenza nei flussi.

I prossimi appuntamenti chiave

Telefonata Trump–Putin

Nella giornata odierna è attesa una telefonata tra Trump e Putin, con l’ipotesi di un possibile tavolo negoziale tra le parti, anche se i dettagli restano incerti.

Indicatori macroeconomici in arrivo

In settimana verranno pubblicati gli indici PMI per l’ e gli Stati Uniti, dati che offriranno indicazioni prospettiche sull’andamento economico nei prossimi mesi.

Moody’s e il rating italiano

Venerdì prossimo, a mercati chiusi, Moody’s si pronuncerà sul rating dell’Italia. Le attese sono positive, in linea con quanto fatto recentemente da S&P, che ha migliorato l’outlook sul debito italiano.

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria