Cina spinge l’oro ai massimi storici tra accumulo di riserve e domanda
Debolezza lavoro USA spinge attese di tagli Fed fino a 150 pb, OPEC+ rallenta l’offerta di petrolio, oro ai massimi con acquisti cinesi. Borse caute tra AI e domanda cinese in calo.

Debolezza mercato del lavoro USA e attese di tagli Fed
Gli ultimi dati sul mercato del lavoro statunitense hanno mostrato una creazione di posti di lavoro significativamente inferiore alle attese, con revisioni al ribasso anche dei mesi precedenti. Per la prima volta da anni, il numero dei disoccupati ha superato quello dei posti di lavoro offerti (riferimento a luglio). Questi segnali hanno spinto i mercati obbligazionari a prezzare una possibile serie di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve: gli operatori scontano ora l'ipotesi di fino a 150 punti base di riduzione nell'arco di un anno, e non escludono un taglio più consistente (50 pb) già nella riunione del 17 settembre — scenario però non centrale ma ormai acquisito come possibile.
OPEC+ aumenta l'offerta, ma a ritmo decrescente
L'OPEC+ ha autorizzato un nuovo incremento di offerta che vede in primo piano Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti: 137.000 barili al giorno da ottobre. Si tratta di un aumento nettamente più contenuto rispetto ai ritmi precedenti, segnale che il potenziale di espansione dell'offerta si sta esaurendo. Sul breve termine questo mantiene il Brent intorno a livelli contenuti (citazione indicativa di ~66 dollari), contribuendo a ridurre la pressione inflazionistica globale. Sul piano geopolitico è però significativa la menzione del Venezuela e la possibilità che questioni politiche interne possano avere impatti sulla disponibilità futura di greggio.
Cina: riserve valutarie in crescita e oro ai massimi
La Cina continua ad accumulare riserve valutarie (massimi da dieci anni, crescita consecutiva), ma il dato più rilevante è l'aumento della componente in oro. Questo accumulo ha contribuito a portare il prezzo dell'oro su nuovi record storici (prox. 3.600 $/oncia nella trascrizione), trainato soprattutto dagli acquisti delle banche centrali. A completare il quadro, attori non tradizionali come grandi gestori di stablecoin stanno incrementando esposizioni in oro fisico e in società minerarie, amplificando la domanda istituzionale.
Mercati azionari e fattori di rischio
L'azionario rimane prudente: gli investitori osservano in attesa, con dubbi sull'impatto dell'AI e timori di una domanda cinese più debole. Sul fronte tecnologico, la spinta cinese verso una maggiore autonomia nella produzione di chip aggiunge incertezza sulle prospettive di crescita delle aziende coinvolte nell'AI.
Settimana decisiva: eventi da tenere d'occhio
- Voto di fiducia in Francia e possibili scelte politiche a breve termine.
- Riunione della BCE, con mercati attenti alle indicazioni sulla politica monetaria europea.
- Inflazione USA dell'11 settembre, dato chiave per le attese sui tassi Fed.
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