Focus su Francia e Fed: cosa aspettarsi dai mercati
Settimana chiave con focus su Francia (rating e sciopero trasporti) e Fed (atteso taglio tassi). Occhi anche su Cina, Germania, geopolitica e rating Italia.

Francia: downgrade del rating e tensioni interne
La Francia apre la settimana sotto i riflettori dopo il recente downgrade del rating da parte di Fitch. Una decisione ampiamente prevista, alla luce delle recenti turbolenze sui mercati che hanno azzerato il differenziale di rendimento sul decennale tra Francia e Italia.
Il nuovo Primo Ministro francese è impegnato nella formazione di una maggioranza solida per presentare una finanziaria aggiornata. Tra i primi segnali di discontinuità rispetto al predecessore, la volontà di non cancellare due giorni festivi all’anno. Tuttavia, l’attenzione resta puntata sullo sciopero dei trasporti del 18 settembre, considerato un momento critico per il governo.
Federal Reserve: attese mosse sui tassi
L’altro grande tema della settimana è la Federal Reserve. Il 17 settembre i mercati si attendono con probabilità del 100% un taglio dei tassi di 25 punti base. In prospettiva, si prevede che la Fed possa replicare la stessa decisione anche nei successivi incontri di ottobre e dicembre, per un totale di tre tagli da 25 punti base entro fine anno.
Particolare attenzione alle dichiarazioni di Jerome Powell, utili a capire il peso attribuito al rallentamento del mercato del lavoro e l’eventualità, seppur remota, di un taglio più ampio da 50 punti base, come avvenuto a sorpresa nel settembre 2024. Importante anche osservare come voteranno i nuovi membri del board, tra cui Stephen Milan, nominato da Trump.
Cina: liquidità e mercati sotto pressione
La Cina mostra segnali di rallentamento economico, che potrebbero spingere Pechino verso ulteriori iniezioni di liquidità piuttosto che nuovi tagli dei tassi. Questo approccio ha sostenuto recentemente le borse cinesi, favorendo un maggiore flusso verso le azioni a discapito dei bond. Tuttavia, la leva finanziaria utilizzata dagli investitori per acquistare titoli azionari ha raggiunto livelli record, aumentando i rischi di instabilità.
Germania: test politico ed elezioni regionali
Le elezioni nel Nord Reno-Westfalia, il Land più popoloso della Germania, hanno registrato un avanzamento dei partiti di estrema destra e un ridimensionamento netto dei Verdi. Questo risultato potrebbe influenzare le scelte future di Berlino sulla transizione energetica, in particolare sul dibattito legato allo stop alla produzione di motori termici dal 2035.
Geopolitica: USA-Cina, Russia e NATO
A Madrid proseguono i negoziati tra Stati Uniti e Cina, che potrebbero portare a un incontro tra Trump e Xi Jinping a Pechino. I temi sul tavolo vanno dagli accordi commerciali alla gestione del caso TikTok. Parallelamente, cresce la tensione in Europa orientale a causa dei droni russi che hanno sorvolato i cieli di Polonia e Romania, spingendo la NATO a rafforzare la vigilanza.
Le altre banche centrali e focus sull’Italia
La settimana non sarà solo Fed e Francia. Anche la Bank of England e la Bank of Japan saranno chiamate a decisioni importanti sui tassi, con Londra ancora divisa al suo interno e Tokyo alle prese con una crisi politica interna.
In chiusura, venerdì – a mercati USA chiusi – arriverà il giudizio di Fitch sull’Italia. Al momento il Paese mantiene un rating “BBB” con outlook positivo, aprendo la possibilità, seppur non scontata, di un miglioramento a “BBB+”.
La settimana sarà dominata dalle decisioni della Federal Reserve e dall’evoluzione della situazione in Francia. Tuttavia, i mercati dovranno fare i conti anche con le mosse di Pechino, i test elettorali in Germania, i negoziati geopolitici e il giudizio sul rating italiano. Un mix di fattori che manterrà alta la volatilità e l’attenzione degli investitori.
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