Fed: valutazioni su stop QT, calo tassi a lungo termine

La Fed cauta sui tassi per timori inflattivi, ma valuta uno stop al QT, positivo per i bond. Trump pressa Zelensky per negoziare. Il dollaro continua a salire, superando i 2950$/oncia.

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La giornata finanziaria del 20 febbraio 2025 si apre con tre temi chiave: la prudenza della Fed sui tassi e la possibile interruzione del Quantitative Tightening (QT), la pressione di Donald Trump su Zelensky e le imminenti elezioni tedesche. Inoltre, il prezzo dell'oro continua a segnare record storici. 

La Fed tra tassi d’interesse e QT: nuove strategie in vista?

La Federal Reserve mantiene un atteggiamento prudente riguardo al taglio dei tassi d’interesse, preoccupata da nuovi segnali inflattivi, in particolare nell’ambito alimentare. Un esempio simbolico è l’aumento del prezzo delle uova negli Stati Uniti.

Parallelamente, alcuni membri della Fed iniziano a ipotizzare un rallentamento o un’interruzione del QT, il processo di riduzione del bilancio della banca centrale. Questa decisione è legata al timore che, con l’avvicinarsi della necessità di un nuovo aumento del tetto del debito, le banche possano prelevare massicce riserve dalla Fed, causando una crisi di liquidità.

Se la Fed dovesse fermare il drenaggio di liquidità, significherebbe un ritorno all'acquisto di titoli di Stato in scadenza, una notizia positiva per il mercato obbligazionario. La reazione immediata si è vista nel calo del rendimento del Treasury decennale statunitense, passato dal 4,57% al 4,50% dopo la pubblicazione delle minute della Fed.

Trump tra Ucraina e Cina: posizioni divergenti

L'ex presidente Donald Trump continua a tenere una linea dura con l'Ucraina. Ha definito Zelensky un dittatore e lo ha esortato a sedersi al tavolo delle trattative, minacciando persino di sostenere nuove elezioni nel Paese se ciò non avverrà.

D’altra parte, Trump mostra un atteggiamento più morbido nei confronti della Cina. Ha dichiarato di avere ottimi rapporti con il presidente Xi Jinping e ha accennato a nuovi accordi sugli scambi commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Un segnale geopolitico importante è l'assenza del suo ex ministro del Tesoro, Steven Mnuchin, dal G20 in Sudafrica. Questa mossa potrebbe indicare una presa di distanza dagli stati BRICS, con particolare riferimento alla “S” dell’acronimo, ovvero il Sudafrica.

Elezioni tedesche: la sfida per la maggioranza

Domenica prossima si terranno le elezioni in Germania, con una grande incertezza sugli equilibri politici. La questione principale è se i partiti CDU/CSU, Verdi e SPD riusciranno a ottenere insieme i due terzi dei voti, necessari per portare avanti le politiche di sostegno economico.

Un altro aspetto cruciale sarà il numero di partiti che supereranno la soglia di sbarramento del 5% ed entreranno in Parlamento. L'attenzione è puntata sul partito di estrema destra AfD, attualmente accreditato nei sondaggi con circa il 20% delle preferenze.

L'oro ai massimi storici: Musk chiede ispezioni a Fort Knox

Il prezzo dell’oro continua la sua corsa senza freni, superando i 2950 dollari l’oncia. Il mercato registra una forte domanda di oro fisico, con un notevole deflusso di lingotti da Londra verso gli Stati Uniti.

Elon Musk, da sempre attento ai temi finanziari e speculativi, ha sollevato dubbi sulla reale presenza delle riserve auree a Fort Knox. In un post su X (ex Twitter), ha chiesto ispezioni ufficiali per verificare l’effettiva disponibilità delle riserve statunitensi.

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria