Borse in fase di attesa: cosa aspettarsi dai mercati finanziari

Trump annuncia nuovi accordi globali tra USA, Arabia e India. I mercati reagiscono tra entusiasmo e cautela.

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Negli ultimi giorni, Donald Trump ha intensificato la propria attività diplomatica ed economica annunciando una serie di nuovi accordi commerciali che stanno catalizzando l’attenzione dei mercati globali. Mentre gli operatori finanziari cercano di decifrare la portata e la solidità di questi annunci, emergono segnali contrastanti tra entusiasmo e prudenza. Ecco un’analisi approfondita dei principali temi emersi.

 

Accordi economici tra Stati Uniti e Arabia Saudita

Il ruolo dell'intelligenza artificiale e dei chip

Trump ha annunciato l’avvio di un importante filone di cooperazione tra Stati Uniti e Arabia Saudita nel settore dell’intelligenza artificiale. Ciò si accompagna alla rimozione di alcune restrizioni imposte in passato all’export di chip e microprocessori. Colossi come NVIDIA e AMD sarebbero coinvolti in nuove forniture, in un quadro che prefigura investimenti incrociati tra Washington e Riad.

Delegazione imprenditoriale americana in Medio Oriente

Il viaggio in Arabia Saudita di Trump è stato accompagnato dal "gotha" dell’imprenditoria statunitense. La presenza dei principali attori economici USA sottolinea l’interesse strategico del Paese nell’aprire nuovi canali tecnologici e industriali con il mondo arabo.

India pronta a rimuovere i dazi?

Un altro annuncio significativo riguarda l’India, che sarebbe disposta a rimuovere i dazi doganali nell’ambito dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti. Un potenziale game changer per i rapporti bilaterali, in un momento in cui la geopolitica del commercio è in piena trasformazione.

L’accordo (o semi accordo) con la Cina

Dopo una lunga fase di tensioni, Trump ha avviato una fase di de-escalation anche con la Cina, culminata in quello che è stato definito un “accordo” o “semi accordo”, a seconda delle interpretazioni. Questo passaggio rappresenta un punto di svolta nelle relazioni tra le due potenze, anche se rimangono dubbi sulla reale portata dell’intesa.

I mercati prendono fiato

Cauta pausa degli investitori

Dopo un periodo di rally, i mercati sembrano prendersi una pausa. L’S&P 500 si attesta intorno ai 5900 punti, mentre gli asset manager osservano con prudenza, cercando conferme sulla solidità delle mosse di Trump nella fase di de-escalation.

Ritorno dei buyback aziendali

Con la fine della stagione delle trimestrali, le aziende statunitensi possono riprendere le operazioni di buyback. Dall’inizio dell’anno, questi hanno superato quota 500 miliardi di dollari, segnando un nuovo record. Ci si attende un’ulteriore intensificazione di queste operazioni nei prossimi giorni.

Oro e petrolio: andamenti contrastanti

Oro in fase di prese di profitto

In questa fase, l’oro sta subendo prese di profitto, soprattutto per via della componente finanziaria legata agli ETF fisici globali. Tuttavia, il trend di acquisto da parte delle banche centrali rimane positivo e strutturale.

Petrolio influenzato dalle trattative con l'Iran

Il prezzo del petrolio Brent è sceso del 3%, attestandosi intorno ai 64 dollari al barile. La causa? I negoziati con l’Iran sul nucleare. Teheran sembra pronta a fare concessioni in cambio della rimozione delle sanzioni statunitensi.

Attesa per i dati macroeconomici e il discorso di Powell

Gli occhi dei mercati oggi sono puntati sui dati delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti per il mese di aprile. Subito dopo, l’attenzione si sposterà sul discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che potrebbe fornire indicazioni cruciali sulle prossime mosse in materia di politica monetaria e tassi d’interesse.

Il quadro che emerge è quello di un’attività frenetica sul fronte internazionale, guidata dalla volontà di Donald Trump di imprimere una nuova direzione alla politica economica estera americana. Tra annunci, aperture e trattative, i mercati oscillano tra l’ottimismo e la cautela. Le prossime settimane saranno decisive per capire se ci troviamo davanti a un cambiamento strutturale o a un fuoco di paglia.

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Antonio  Cesarano

Macroeconomista e Responsabile Strategia Finanziaria