Bessent spinge per maxi-tagli Fed, Wall Street ai record
Bessent spinge per tagli Fed fino a 150–175 pb, con -50 possibile a settembre. Wall Street ai record, rendimenti in calo. Nomine Fed, vertice Trump–Putin, petrolio e dati PPI/retail macro.

Pressioni sulla Fed e traiettoria dei tassi
Il sottosegretario al Tesoro USA invoca tagli marcati dei tassi da parte della Federal Reserve: complessivamente tra 150–175 punti base, con l’ipotesi di partire già a settembre con un primo intervento da 50 pb, oltre le attese di mercato.
Reazione dei mercati: nuovi record e rendimenti in calo
Le dichiarazioni hanno spinto l’azionario statunitense a nuovi record (S&P 500 e Nasdaq), mentre i rendimenti dei Treasury sono scesi con il decennale vicino al 4,20% (da area 4,30% nei giorni precedenti). Il comparto immobiliare torna tra i principali traini.
Fed sotto i riflettori: nomine e linea di politica monetaria
Sullo sfondo, l’amministrazione Trump stringe la rosa per la successione di Powell e avanza proposte di nomina considerate favorevoli a tagli dei tassi, rafforzando la pressione sulla banca centrale.
Geopolitica ed energia: attesa per il vertice in Alaska
I mercati guardano al vertice Trump–Putin in Alaska: toni alternati tra minacce di sanzioni e ipotesi di accordo. Il Brent scivola verso 65 $/barile, complice anche l’aumento delle scorte USA oltre le attese.
Prossime tappe: dati macro e Jackson Hole
L’attenzione si sposta su PPI di luglio e vendite al dettaglio per misurare l’effetto dei dazi sulla crescita. La prossima settimana, il simposio di Jackson Hole chiarirà se la Fed asseconderà l’ipotesi di un taglio già a settembre.
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