Il 2024 all’insegna del taglio tassi? Ottima notizia per il Certificate su Russell 2000
Goldman Sachs lancia un capitale protetto 100% per puntare sul Russell 2000 che dovrebbe beneficiare del futuro taglio dei tassi. A scadenza partecipazione a leva 1,5X.

Oggi vi proponiamo una soluzione d’investimento con una logica ben precisa e che difficilmente troverete sul mercato. È il certificato a capitale protetto di Goldman Sachs ISIN JE00BKYRND03 che punta sul Russell 2000. La struttura è molto semplice. Il certificato è a capitale protetto 100% a scadenza, dunque, l’investitore otterrà in qualsiasi scenario di performance del sottostante il rimborso del valore nominale di 1.000 euro. Inoltre, il prodotto a scadenza paga la performance dell’indice americano delle mid e small cap con una partecipazione al 150%, ovvero una leva del 1,5X. Possibilità di richiamo anticipato callable discrezionale da parte dell’emittente che dovrà però pagare un premio annuo cumulabile del 4,25%. Ma perché puntare sul Russell 2000?
2024 all’insegna del taglio tassi: ottima notizia per il Russell 2000
Il Russell 2000 è un indice di società di piccola e media capitalizzazione ideato dalla Russell Investments. A partire dal 2022, questo indice ha sofferto il forte rialzo tassi. Come ci spiega Antonio Cesarano, Chief Global Strategist d’Intermonte, “nell’indice americano vi sono per lo più società growth che hanno sofferto tantissimo il rialzo dei tassi ma ora lo scenario è cambiato drasticamente. Lo si è visto bene con l’ultimo meeting della Fed il 13 dicembre”. Infatti, nel corso della riunione del FOMC i componenti del board hanno confermato il saggio di riferimento, fissato in un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,5%. Il FOMC continuerà a valutare maggiori informazioni per calibrare la politica monetaria. Secondo le proiezioni fornite dal FOMC la maggior parte dei membri ipotizza che i tassi di interesse possano tornare sotto il 5% nel corso del 2024, sulla base di due-tre tagli nel corso dell'anno. Previsti altri quattro tagli nel 2025, che potrebbero portare il tasso di riferimento sotto il 4%.
Quindi prosegue Antonio, “probabilmente Powell intende avviare il taglio dei tassi per far atterrare l’economia USA in un soft landing artificiale l’anno prossimo. La Fed sa bene che per ottenere questo obiettivo bisogna intervenire prima che la recessione si sviluppi. Alcuni sostegni alla domanda vengono meno e i segnali di rallentamento si cominciano a vedere. Questo corrobora l’idea che i tassi andranno a calare. Una manna per il mondo di small e mid cap, molto reattivo ai tassi. Anche perché questo settore è rimasto molto indietro rispetto agli indici principali e ha margini notevoli di recupero. Non solo, ricordiamoci che nel Russell 2000 ci sono tanti tech che potrebbero essere prede di grandi operazioni di M&A. I giganti come Apple o Microsoft potrebbero essere interessate ad acquistare società che possono dare nuove prospettive di business. Il Russell 2000 diventa quindi molto interessante”.
Certo il 2024 si presenta anche come un anno sfidante, questo sia per ragioni geopolitiche che economiche. Che qualcosa possa andare storto purtroppo sui mercati e sempre possibile e il clima geopolitico non aiuta. Con due guerre ancora in corso, gli appuntamenti politici del prossimo anno si fanno ancora più caldi: elezioni a Taiwan a gennaio, in Russia a marzo, le europee a giugno e Presidenziali USA a novembre. Inoltre, da capire come si evolverà la situazione economica, soft landing o recessione pesante? Per ora la maggior parte degli esperti ritiene più probabile un atterraggio morbido dell’economia, ma crescono i pareri più pessimisti. Insomma, ha senso nel portafoglio inserire prodotti che abbassano la volatilità, proteggendo interamente il capitale.
Analisi tecnica: il Russell 2000 cerca di uscire dall'area di congestione
Interessante anche il quadro tecnico del Russell 2000 che dopo lo scivolone dai massimi storici segnati a fine 2021, rimane bloccato in un'area di congestione a partire da febbraio 2022. L'indice delle small/mid cap americano si trova ora sulla parte alta di questo canale e dimostra molta forza, come si evince anche da RSI. In caso di break di volatilità della parte alta del canale, che funge da resistenza, il primo target è in area 2.100/2.200 punti, poi sui massimi a 2.460 punti.
Capitale protetto 100% e partecipazione a leva 1,5X sul Russell 2000
In questa direzione va il certificato di Goldman Sachs ISIN JE00BKYRND03 a capitale protetto 100% sull’indice Russell 2000 (ticker Bloomberg: RTY Index con strike a 1.982,41 punti) che permette all’investitore di beneficiare di rialzi del sottostante senza alcun cap ai guadagni e con effetto leva. Come abbiamo detto infatti la partecipazione sul sottostante a scadenza è del 150%, ovvero leva 1,5X. Per capirci, se a scadenza il Russell dovesse perdere dal livello strike il 20%, il certificato pagherà comunque 1.000 euro. Se al contrario il Russell dovesse guadagnare il 50%, il certificato rimborserà 1.750 euro, ovvero una performance del 75% (50%x1,5=75%). Non vi è alcun cap alla performance del sottostante. Il certificato è espresso in euro ed è Quanto, ovvero l’investitore non deve temere il rischio cambio.
Il prodotto prevede anche la possibilità di rimborso anticipato discrezionale (callability). Cosa significa? Che Goldman Sachs potrà richiamare anticipatamente il prodotto ogni anno fino al quarto anno compreso. Dovrà però pagare un premio del 4,25% cumulabile. Nella tabella sotto questo è ben illustrato. Quindi il primo anno il certificato rimborserebbe, se richiamato, 1.042,5 euro, il secondo anno 1.085 euro, il terzo anno 1.127,5 euro e l’ultimo anno 1.170 euro.
La durata del prodotto è di 5 anni con scadenza dicembre 2028.
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