TIM - CDP e Mira presentano NBO per NetCo, con scadenza fine marzo
La controfferta da parte di CDPE/MIRA rafforza il potere negoziale di TIM a fronte di due floor valutativi simili per NetCo ma porta con sé diversi interrogativi sulla posizione futura di KKR e di Vivendi.
Non è chiaro in particolare se, in base ai patti parasociali su FiberCop, KKR possa esercitare una minoranza di blocco (avendo il 37.5%) per la cessione di FiberCop e di fatto osteggiare la cessione dell’intera NetCo (soprattutto a fronte di una minore valutazione di FiberCop all’interno di NetCo): se ciò dovesse essere confermato, ci aspettiamo che l‘offerta Macquarie/CDP possa essere riformulata per coinvolgere KKR come eventuale acquirente o per ottenere il gradimento di KKR come parte venditrice tramite l’esercizio della put in FiberCop.
Quanto alla posizione di Vivendi, il gap sulla valutazione di NetCo ci sembra ancora piuttosto ampio rispetto ai desiderata dei francesi (almeno 31 mld), ma allo stesso tempo, l’eventuale esercizio da parte di Vivendi della minoranza di blocco nell’AGM di TIM non è scontato specie laddove il quorum autorizzativo dovesse essere inferiore ai 2/3 dei presenti e si dovesse votare a maggioranza semplice (AGM TIM verrebbe convocata su base volontaria) e con un’elevata partecipazione dei soci.